L’ufficiale Gianni Palluotto dopo 36 anni nella Polizia Locale di Legnano va in pensione
Palluotto lascia il posto da responsabile dell'ufficio Tutela del Territorio per andare in pensione. Seduto dietro alla sua scrivania l'agente ha ripercorso la lunga carriera
Dopo 36 anni nel Corpo della Polizia Locale di Legnano, l’ufficiale Gianni Palluotto lascia il posto da responsabile dell’ufficio Tutela del Territorio e della video sorveglianza di Legnano, per godersi il meritato periodo della pensione. Seduto dietro alla sua scrivania .Palluotto, durante la sua ultima giornata di lavoro (giovedì 7 aprile), ha ripercorso con un pizzico di emozione la sua lunga carriera.
Un percorso iniziato nel gennaio del 1986, durante il quale k’ufficiale parabiaghese ha vissuto in prima persona la trasformazione della Polizia Locale. Ma quando è arrivata la chiamata? «Mio padre era un carabiniere – ricorda Palluotto -. Inizialmente non ho voluto ascoltarlo quindi non ho seguito le sue orme nell’Arma e… me ne sono un poco pentito. Ho deciso, quindi, di fare il concorso per la Polizia Locale e così eccomi qua. Ho iniziato sotto l’amministrazione del sindaco Cattaneo e termino sotto quella del sindaco Radice. Ho lavorato sotto la guida dei comandanti Viscusi, Fossati, Carrara, Caspani e, infine, Ruggeri. Tanti obiettivi raggiunti e numerose soddisfazioni».
Ma quanto è cambiata la figura dell’agente? «In questi anni, il ruolo è stato rivoluzionato – prosegue Palluotto -. Si è adattato alle esigenze dell’attuale società. Non c’è più il semplice vigile che dà le multe e dirige il traffico all’incrocio. Oggi c’è l’agente operativo su più fronti: da quello della prevenzione a quello della sicurezza territoriale. Una figura che però mantiene il contatto con il cittadino. In questi anni, tuttavia, la legge non ha seguito i cambiamenti: c’è ancora molto da fare per tutelare il corpo di Polizia Locale». Sono, infatti, numerosi i compiti che oggi sono affidati al Comandi di Polizia Locale. E lo sa bene Palluotto che dall’ottobre del 2010 dirige l’ufficio Tutela del Territorio (nato per l’appunto nello stesso anno) sotto il quale nel 2018 è stato istituito il Nucleo Falchi, che dal gennaio 2022 si trova sotto la responsabilità dell’ufficio di Polizia Giudiziaria.
In questi anni Palluotto ha svolto numerose attività tra cui i controlli antidroga, antidegrado e servizi di repressione della microcriminalità. Oltre a operazioni di sgomberi e attività di prevenzione e di monitoraggio del territorio. Sempre l’ufficiale è stato in prima linea, con i suoi colleghi, durante i servizi per smantellare i campi rom nel rione San Paolo. Operazioni avviate nel 2007 che sono diventate decisive e incisive sotto l’amministrazione Centinaio «Un grande ed articolato lavoro – precisa Palluotto – che ha portato alla riqualificazione dell’intera area». E poi, la gestione del Luna Park di Legnano: «Ho iniziato nel 1994 a seguire il Luna Park. In questi anni siamo riusciti a ristrutturare e organizzare in maniera ottimale questa realtà attraverso graduatorie e regolamentazioni. Lo ammetto, seguire il Luna Park è stato piuttosto impegnativo».
Perchè vestire la divisa? «Per mettersi al servizio della comunità – spiega il parabiaghese con decisione -. Questo mestiere non va scelto pensando al posto fisso, oppure come ripiego. Ci vuole passione e impegno». E il futuro? «Lo vedo con i miei nipoti. Con gli amici, tra cui colleghi con cui ho lavorato. E poi avrò più tempo per le mie passioni, come la pesca e il ballo».
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