Centro Italiano Femminile di Legnano, esposizione e vendita di abiti per sostenere le donne vittime di violenza
Sabato 2 e domenica 3 aprile, in Famiglia Legnanese, esposizione e vendita di abiti cura del Centro Femminile Italiano in collaborazione con la Boutique Lorenzo di Legnano e il Centro Antiviolenza Filo Rosa Auser
Una iniziativa di solidarietà che ha coinvolto il mondo associativo, imprenditoriale, del volontariato e della moda, a sostegno di progetti indirizzati a donne in difficoltà e vittime di violenza.
Sabato 2 e domenica 3 aprile, nella Sala Caironi della Famiglia Legnanese, esposizione e vendita di abiti della collezione Boutique Lorenzo di Legnano, a cura del Centro Femminile Italiano in collaborazione con il Centro Antiviolenza Filo Rosa Auser.
La due giorni di vendita è stata inaugurata alla presenza degli assessori Ilaria Maffei e Monica Berna Nasca, della presidente provinciale del CIF Maria Teresa Coco, Gabriella Rimoldi di Confindustria Alto Milanese, Silvana Mandelli rappresentante del Filo Rosa Auser.
Nell’intervento inziale di Graziella Zambello, portavoce del CIF Legnano, la soddisfazione per «una iniziativa che ha saputo coinvolgere diversi enti e istituzioni, riscuotendo consensi che evidenziano come il problema, purtroppo sempre più tragico, della violenza sulle donne debba essere sottolineato non solo nelle storiche giornate dedicate a eventi e ricorrenze, ma ogni qualvolta se ne abbia l’occasione, come appunto questa in fase di svolgimento».
L’assessore Maffei ha invece ricordato, in questo contesto, l’apertura dei termini per candidarsi alla Commissione Pari Opportunità che scadranno il 27 aprile: «Con questo avviso pubblico concludiamo un mese di marzo che, a Legnano, ha visto svolgersi un nutrito programma di iniziative per la Giornata Internazionale della Donna e riprendiamo un percorso interrotto alcuni anni fa per riattivare e disporre di un ulteriore punto di osservazione sulle questioni inerenti la parità di genere. Come amministrazione siamo convinti che oggi si debba insistere su questi temi perché in alcuni ruoli, specie in quelli apicali nel mondo delle professioni e in ambito politico-istituzionale, la parità è, purtroppo, ancora ben lungi dall’essere raggiunta»
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