«Non c’è nessuna chiusura da parte della giunta: basta chiedere per avere tutte le delucidazioni necessarie». Così Marco Rotondi, assessore al Bilancio e alla Programmazione di San Vittore Olona, risponde agli attacchi della minoranza, dopo le ultime dichiarazioni alla stampa in merito soprattutto alla indennità del sindaco Rossi che passerà da circa 2.500 euro lordi mensili a 4 mila, ma anche ad altri temi d’attualità locale.

Campetti di via Alfieri a San Vittore Olona, la minoranza «Troppa incuria»

«Devo confessare –  afferma l’assessore – che nonostante tanti anni passati in Consiglio Comunale non sono ancora riuscito ad abituarmi alla differenza tra gli interventi fatti in Consiglio Comunale, da parte dei consiglieri sia di minoranza sia di maggioranza, legittimi e doverosi e le dichiarazioni pubbliche rese ai media.  Tra l’altro all’assessorato che coordino tutto si potrà contestare tranne di aver sempre cercato di operare nella massima “trasparenza” e “collaborazione” oltre che in una logica di confronto, nel gestire la difficile materia del bilancio e dei provvedimenti collegati, aiutandosi con strumenti che ne facilitassero la comprensione al fine di consentire ai Consiglieri di poter assumere decisioni responsabili. Posso assicurare che non c’è bisogno di “fare le pulci”, basta chiedere per ottenere tutte le informazioni utili per poter esercitare il proprio mandato di consigliere».

In risposta agli attacchi della minoranza convinte che l’aumento delle indennità degli amministratori pubblici possano compromettere alcuni servizi quali la pubblica illuminazione o il pagamento delle utenze degli edifici pubblici l’assessore ha precisato: «Nel presentare il Bilancio 2022 – 2024 non ho nascosto le difficoltà incontrate nella sua redazione dovute al fatto che all’emergenza sanitaria ed economica in atto si sono aggiunte l’emergenza “energetica” e quella “inflativa” e nelle ultime settimane anche il dramma della “guerra” in europa. Nel slide in cui si faceva cenno alla spesa della “corrente” si dichiarava: “abbiamo incrementato le dotazioni finanziarie a copertura degli aumenti di gas – luce e acqua consapevoli che l’intervento potrebbe non essere sufficiente in presenza dei prospettati aumenti e soprattutto di un uso scriteriato delle utenze».

Per l’assessore, la prima transizione ecologica inizia con «l’eliminazione di ogni forma di spreco e con sacrifici sopportabili. Oggi aggiungo che, se effettivamente non dovessero essere posti limiti agli aumenti di gas e luce, a poco servirebbe i 25-30 mila euro, nell’ambito di una spesa corrente di oltre 5.9 milioni di euro, destinati a finanziarie le indennità degli amministratori. Per questa ragione sono ancora più convinto che prima di ridurre la spesa destinata ad altri servizi comunali o peggio ancora aumentare tasse, tributi e tariffe comunali la prima cosa che dobbiamo fare come amministratori sia quella di migliorare ed efficientare la gestione del patrimonio comunale sotto tutti gli aspetti: utenze e manutenzioni ordinarie e straordinarie».

Secondo l’assessore Rotondi, c’è sempre margine di tempo per intervenire con riduzioni o limitazione di spese non obbligatorie e indispensabili. «Non sappiamo – la sua conclusione- se tutti questi sforzi saranno sufficienti, tuttavia, assicuro che qualora si rivelassero insufficienti ci impegneremo per trovare tutte le risorse necessarie, sia attraverso una severa e puntuale revisione e riduzione della spesa corrente sia ricorrendo alle disponibilità assicurate dall’avanzo di amministrazione».