A Legnano reading, poesia, teatro e cinema per i cento anni di Pasolini
i comincia con un reading sabato 12 marzo al Centro Pertini; si chiude sabato 2 aprile, con un altro reading, allo Spazio Incontro Canazza
Legnano celebra i cento anni di Pasolini con una rassegna di reading, poesia, teatro e cinema sino al 2 aprile. Si comincia con un reading sabato 12 marzo al Centro Pertini; si chiude sabato 2 aprile, con un altro reading, allo Spazio Incontro Canazza. Nelle tre settimane di mezzo poesie al telefono, teatro, conferenze, performance e proiezioni cinematografiche. Si svilupperà così “Pasolini cent’anni”, il programma di iniziative che l’Amministrazione comunale sviluppa con realtà cittadine quali Centro Pertini, Radice Timbrica Teatro, Teatro Tirinnanzi e Cooperativa Cineproposta in vari luoghi di Legnano in occasione dei cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
«Una personalità del calibro intellettuale di Pier Paolo Pasolini continua a stimolare con forza immutata, pur a quasi mezzo secolo dalla morte, interrogativi, dibattiti e riflessioni –nota Guido Bragato, assessore alla Cultura del Comune di Legnano–; spunti che abbiamo voluto raccogliere e rielaborare con alcuni degli attori dell’attività culturale in città costruendo un programma di appuntamenti che toccheranno vari aspetti della sua multiforme attività e vari luoghi di Legnano».
Entrando nel merito del programma, i reading di apertura e chiusura saranno curati da Luciano Mastellari: il 12 marzo, alle 17 al Pertini, in “Santo Pasolini”, saranno letti estratti da racconti, romanzi e sceneggiature; il 2 aprile, sempre alle 17, allo Spazio incontro in Canazza in “Artista armato” sarà dato spazio ai testi poetici più significativi e agli interventi più sferzanti dell’intellettuale e polemista. Saranno sempre alcune delle poesie della produzione pasoliniana, il 15 e 16 marzo dalle 18 alle 19, a essere declamate in “Pronto Pasolini?”, lettura di versi a chiamata (334 1007980) sempre da parte di Mastellari.
Il 17 marzo alle 21, al Teatro Tirinnanzi, sarà la volta dell’unica proposta non propriamente pasoliniana della rassegna, “Feltrinelli, una storia contro”, monologo di e con Mauro Monni che restituisce la temperie di un’epoca, dal dopoguerra ai primi
anni ‘70, ricca di fermenti e tensioni; la stessa epoca in cui vive e opera Pasolini. Nel lavoro si dipana la vicenda di un editore, Giangiacomo, e della sua casa con le pubblicazioni che ne hanno fatto il successo e la storia, dal Dottor Zivago a Il Gattopardo, per inoltrarsi negli anni bui delle stragi di Stato e degli anni di piombo. Lo spettacolo incontra ininterrottamente successo sui palchi italiani e internazionali da 16 anni a questa parte. Il 18 marzo, sempre alle 21, al Leone da Perego, è in programma la conferenza del professor Gianni Vacchelli su “La poesia fatta di passione e ideologia”.
Il 19 marzo alle 16 e il 22 e 29 alle 21 sono in programma le proiezioni alla sala Ratti, a cura di di Cooperativa Cineproposta, di tre fra le pellicole più note dirette da Pasolini: “Accattone”, “Teorema” e “Il Fiore delle Mille e una notte”. Presente alla presentazione degli eventi Celeste Colombo critico cinematografico (nella foto a destra) che ha selezionato le pellicole sottolineando come le opere di Pasolini siano sempre in grado di aprire riflessioni.
Il 26 e 27 marzo alle 18 nel Teatrino Fontana di via Volturno Radice Timbrica Teatro inscenerà “È un brusio la vita”, una performance che parte dal luogo della morte del poeta per risalire attraverso azioni fisiche e tableau vivant ispirati a “Petrolio” e a “Ragazzi di Vita” alla sua vita e al suo mondo poetico. A queste situazioni si alterneranno gli atti del processo e la poesia delle “Ceneri di Gramsci”, in un susseguirsi di parole, corpi e partite di pallone. Gli spettatori potranno percorre la scena, entrare in qualsiasi momento e sostare a
piacimento, spostarsi tra le figure che animano la performance con la sensazione di entrare in una scena del crimine. «Quanti uomini è stato Pier Paolo Pasolini? –si chiede Paolo Scheriani, consigliere incaricato alla Valorizzazione dei luoghi della cultura. Come scrive Gian Carlo Ferretti “Pasolini non è solo un autore con un’autorevolezza che gli deriva dall’essere un grande poeta, romanziere, regista e critico; egli è al tempo stesso un intellettuale continuamente compromesso con la realtà”. Cercheremo, per quanto ci è possibile, di approdare in alcuni dei territori pasoliniani per eccellenza. Lo faremo perché anche questo deve fare un’amministrazione comunale: portare all’attenzione di tutti quello che potrebbe sembrare interesse di pochi. Non tutti amano Pasolini, il suo cinema, i suoi romanzi, le sue poesie. ma questo non può farci eludere oggi i grandi temi che Pasolini ha sempre sollevato. Oggi, più che mai, occorre sentire il bisogno e la necessità di comprendere, anche se in minima parte, quello che Pasolini con grande vigore cercava di dirci e di darci».
L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito; agli spettatori della performance “È un brusio la vita” sarà chiesto di sottoscrivere all’ingresso la tessera annuale 2022 con un contributo di 5 euro. Sarà sempre richiesto il green pass e di tenere indossata la mascherina per tutta la durata degli eventi.
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