Carlo Cottarelli a Legnano: “Se la guerra finisse in fretta, il 2022 potrebbe chiudersi ancora in maniera positiva”
L'illustre relatore, ospite nella sede della Famiglia Legnanese, ha affrontato il periodo post covid, ma soprattutto l'attualità dell'economia in periodo di guerra. Con lui l'avv. Roberto Scazzosi, presidente Banca BCC
Come il pugile che sembrava essere scampato al possibile KO, al gong ecco arrivare il colpo che, se non lo ha messo proprio al tappeto, poco è mancato. E’ questa un po’ l’immagine che esce dell’Italia e dell’Europa dalla serata che ha visto relatore il prof. Carlo Cottarelli nella Sala Giare del The Mode e Events di Legnano.
L’incontro è stato organizzato dal Centro Culturale San Magno in collaborazione con la Famiglia Legnanese, Politics Hub e l’Associazione Alcide De Gasperi sul tema: “L’economia italiana dopo il covid“. Ha introdotto l’avv. Roberto Scazzosi, presidente della Banca BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, che ha presentato la situazione economica locale, uscita nemmeno così male da due anni di pandemia.
E questa era anche un po’ la situazione generale dell’Italia, avrebbe poi spiegato il prof. Cottarelli, dove i danni del coronavirus sono stati gravi sul piano sanitario, ma “poteva andare anche peggio”, il pensiero sempre dell’illustre conferenziere.
“Ci stavano salvando la nostra imprenditoria manifatturiera e i sostegni economici dell’Europa – così il prof. Cottarelli – . Sono arrivati ancora più aiuti di quanto avevamo realisticamente bisogno”.
Insomma avevamo davvero evitato il KO, quando, una dietro l’altra, ecco prima l’inflazione e poi la guerra russo-ucraina. “L’inflazione ha colpito le materie prime, per una esagerata richiesta che ha superato abbondantemente l’offerta. Eppure – ha proseguito il relatore- gli analisti parlano ancora di una possibile crescita attorno al 4-5%. Secondo il mio parere, ridotta al 3%, ma comunque positiva per il periodo”.
La guerra adesso cambia di nuovo gli scenari: “Prima conseguenza, ulteriori aumenti soprattutto per gas, alluminio e grano”, la considerazione del prof. Cottarelli che ha posto e si è posto alcune domande sugli scenari futuri: “Le sanzioni contro la Russia e quelle che potremmo subire anche noi, come ritorsione, che peso avranno sul piano economico? E funzioneranno queste sanzioni sulla Russia? La Russia quanto si è preparata ad assorbirle? Altri Paesi in analoghe vicende del passato, ricordiamoci, le hanno assorbite e ci hanno convissuto per lunghi periodi”.
“Se la guerra finisse presto, diciamo qualche settimana, e se non si verificheranno chiusure nella fornitura del gas, credo che l’economia possa finire il 2022 con un segno ancora positivo. In caso contrario, il pericolo della recessione sarà inevitabile“. La… sentenza del prof. Carlo Cottarelli in una applaudita lezione che avrebbe dovuto limitarsi al post-covid e si è allargata all’attualità di una guerra oggetto infine di un dibattito con il pubblico presente, tra cui il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice.
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