Ucraina, a Busto Garolfo piazza strapiena per la pace
A Busto Garolfo una Piazza Lombardia da sold out si è stretta intorno all'Ucraina tra le testimonianze dei cittadini del Paese e i pensieri dei ragazzi
Cinque giorno dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si continua a combattere a Kiev e a Kharkiv e nelle ultime ore sono stati segnalati lanci di missili russi anche sulla città di Brovary. Intanto la morsa delle sanzioni dei Paesi occidentali comincia a far sentire le sue conseguenze economiche per la Federazione Russa: il valore del rublo è crollato e la borsa di Mosca lunedì 28 febbraio è rimasta chiusa per scongiurare un crollo vertiginoso. E mentre in queste ore drammatiche nel cuore dell’Europa torna tragicamente d’attualità la parola guerra, nel Legnanese si moltiplicano i presidi per chiedere di fermare i combattimenti.
A Busto Garolfo a “urlare” un no senza se e senza ma alla guerra nella serata di lunedì 28 febbraio è stata una Piazza Lombardia stracolma, di quelle che dopo due anni di pandemia si sperava di rivedere in circostanze ben diverse, punteggiata dalle bandiere arcobaleno della pace e da qualche bandiera ucraina. Lì, nel cuore del paese, i cittadini ucraini hanno portato le loro testimonianze e gli studenti della scuola secondaria di primo grado hanno dato voce ai loro pensieri tra le note di “Imagine” di John Lennon suonate dal Corpo musicale Santa Cecilia.
Nei giorni scorsi anche a Canegrate, Dairago, Parabiago, Nerviano sono stati organizzati presidi per la pace in Ucraina, che domani, martedì 1 marzo, troveranno eco anche Legnano. Sulle facciate di diversi municipi del territorio – che in molti casi hanno utilizzato anche i canali social degli enti per condannare la guerra in corso – sono comparse inoltre le bandiere della pace e i comuni dell’Alto Milanese hanno avviato l’iniziativa “SOS Ucraina Alto Milanese”, ovvero una raccolta fondi veicolata su un unico IBAN per tutto il territorio – IT76I0103032420000063126862 – le cui risorse, grazie anche alla collaborazione delle associazioni della zona che sono in contatto con la comunità ucraina, serviranno per «offrire un reale sostegno al popolo ucraino e dare un aiuto concreto per la ricostruzione futura dei paesi danneggiati». Anche cittadini e associazioni si stanno mobilitando per portare aiuti alla popolazione raccogliendo beni di prima necessità da inviare in Ucraina.
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