Malati Covid stabili all’Infettivologia di Legnano, prof. Rusconi: «Non vanno perse le buone abitudini»
Cauto ottimismo quello espresso dal dottor Stefano Rusconi a capo dell'Infettivologia dell'Asst Ovest Milanese: «È importante continuare a tenere la mascherina nei posti al chiuso o nei luoghi affollati»
«Il numero di malati Covid-19 a Legnano, così come in tutta la Lombardia, è basso e stabile. Tuttavia, fatica a scendere ulteriormente». È un cauto ottimismo quello espresso dal professor Stefano Rusconi a capo dell’Infettivologia dell’ASST Ovest Milanese: «Da una parte, la situazione si può dire nettamente migliorata. Dall’altra, stiamo registrando un momento di stallo. Credo che sarà difficile, in questa fase, scendere sotto i 23 ricoveri».
In generale, Magenta è ormai “Covid free”, mentre nell’Ospedale di Legnano, in questo momento, è operativo sul fronte Covid-19 solo l’Infettivologia che segue anche il reparto “Tenda”, ossia la Medicina d’Urgenza dove i pazienti positivi asintomatici sono ricoverati per tutt’altre patologie. Sono solo tre i pazienti in Terapia Intensiva e i numeri riguardanti i ricoveri fanno ben sperare. A questo si aggiunge che, attualmente, si contano al giorno soltanto una quindicina di tamponi positivi: «Non è più una situazione critica – afferma il professor Rusconi -. I pazienti con sintomi respiratori sono persone non vaccinate oppure pazienti particolarmente fragili. Il vaccino ha fortemente aiutato a contenere la malattia Covid-19. Ma il virus continua a circolare e come infettivologi teniamo alta l’attenzione. E’ riconosciuto, le Malattie Infettive saranno le ultime realtà a poter mettere il punto fine a questa pandemia».
Ormai la politica ha intrapreso la via che conduce verso la fine della pandemia. E la scienza non è poi così critica a riguardo, dopotutto si sono sviluppati – e si stanno affinando – gli strumenti idonei per poter iniziare a convivere con il virus Sars-CoV-2. Secondo il medico, però, non vanno perse le “buone abitudini”: «È importante continuare a tenere la mascherina nei posti al chiuso o nei luoghi affollati. Cerchiamo di mantenere le buone prassi anche durante il prossimo inverno, quando ci dovremo aspettare, in maniera limitata, nuovi contagi e malati da gestire. Proprio per questo, sul piano aziendale, si dovranno attuare politiche utili a conservare posti letto congrui alle necessità dettate dalla Covid-19, oltre che assicurare il giusto organico così da poter garantire le cure a tutti i pazienti, non solo a quelli con patologia correlata al virus Sars-CoV-2».
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