Busto Garolfo, scontro sulla videosorveglianza tra l’amministrazione e la consigliera Lunardi
Dopo la rapina delle scorse settimane ad Olcella, si accende la polemica rispetto all'implementazione della videosorveglianza a Busto Garolfo
È polemica sulla videosorveglianza tra l’amministrazione di Busto Garolfo guidata da Susanna Biondi e la consigliera di opposizione Sabrina Lunardi dopo la rapina di venerdì 4 febbraio ad Olcella, quando un uomo è entrato in una panetteria della frazione minacciando i presenti per farsi consegnare l’incasso – esiguo – con il quale è poi riuscito a scappare.
Il reato, sul quale stanno indagando i Carabinieri della Stazione cittadina, ha infatti spinto Lunardi a tornare sul tema della sicurezza e degli occhi elettronici, che attraverso un’interrogazione della consigliera era già finita tra i banchi del consiglio comunale a dicembre. Allora tramite il documento Sabrina Lunardi aveva sollecitato Susanna Biondi e la sua giunta a richiedere i finanziamenti per la videosorveglianza previsti da un decreto dello scorso ottobre del Ministero dell’Interno previa sottoscrizione con la Prefettura dell’apposito “Patto per la sicurezza urbana”. E ora, alla luce delle recenti notizie di cronaca, la consigliera ha riportato l’attenzione su un argomento che da sempre le è caro.
«Esprimo la mia solidarietà e vicinanza ai commercianti di Olcella – sottolinea Lunardi -, ma chiarisco che le risorse per la videosorveglianza ci sarebbero state se l’amministrazione Biondi avesse aderito al Patto per la sicurezza urbana, previsto dal decreto del 9 ottobre 2021, come proposto e suggerito dalla sottoscritta con interrogazione a inizio dicembre 2021. Ritengo che l’amministrazione abbia in questi anni sottovalutato il problema sicurezza e ora faccia proclami vergognosi, dichiarando il falso e cioè che anticiperà un progetto di videosorveglianza che non è previsto nel piano d’investimento triennale e avendo rinunciato a cogliere il finanziamento offerto».
Critiche nettamente respinte al mittente dal sindaco Susanna Biondi. «Le dichiarazioni della consigliera Lunardi sono offensive, scomposte e piuttosto ridicole – è la replica della prima cittadina -. Io non dico falsità e non faccio “proclami vergognosi”. Infatti la videosorveglianza nei punti sensibili di Olcella é prevista nel programma amministrativo e nel documento unico di programmazione che passa in consiglio comunale ben due volte all’anno. Probabilmente la consigliera non legge gli atti e si limita a polemizzare su tutto quello che capita, altrimenti lo saprebbe bene. Inoltre, lascia sconcertati il fatto che, dopo più di 20 anni di presenza in consiglio comunale, Lunardi non abbia ancora compreso che il piano triennale delle opere, che lei cita, contiene solo le opere che prevedono un costo al di sopra dei 100mila euro. Dunque il progetto di videosorveglianza non può essere presente in quel documento perché non impegna certamente una simile somma».
«Se la consigliera non è ancora in grado di leggere i documenti e reperire dati e informazioni io non ci posso fare nulla ma, alla fine, questo la porta a diffondere sciocchezze, come in questo caso. Con questa sua propensione alla polemica a tutti i costi, Lunardi ha finito per rendersi sgradita al suo stesso gruppo politico che infatti l’ha isolata. Quanto ai suoi consigli sul Piano della sicurezza, non posso fare altro che ringraziare e rimandarli al mittente perché non sono di alcuna utilità. Non adeguati al nostro comune e ai nostri progetti. Per concludere voglio evidenziare che l’utilizzo di accadimenti, come la rapina a Olcella, per biechi fini di propaganda politica, sinceramente fa orrore».
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