Buongiorno, porto all’attenzione di tutti l’ennesimo ed increscioso episodio di disservizio nonchè di “mancato rispetto al cittadino”.

Il fatto è accaduto lunedì 31 gennaio, all’Ufficio Postale di Legnano centro, situato in via Palestro. Mi reco alla Posta, alle 18:13 prendo il mio ticket che reca n. A 388. Mi precedono 80 persone quindi, per evitare sovraffollamenti interni e contagi, decido d’aspettare fuori controllando i numeri dalla vetrata laterale di via Lega.

Alle 19,10 mi avvicino all’entrata e vedo persone con prenotazione fatta on line, ancor prima di me alle ore 18, che cercano d’entrare. Siamo in 5 fuori, tutti con regolare numero o prenotazione on line. Più tardi tutti dobbiamo guardare il nostro numero sfilarci davanti agli occhi. Nessuno ci apre la porta e la motivazione è che la Posta chiude alle 19:05 e che dovevamo aspettare all’interno. Alle 19:35 vedendo i terminali dell’ufficio spegnersi, diversi di noi chiamano le Forze dell’Ordine che prontamente arrivano ma, pur riconoscendo le nostre ragioni, si sentono dare dalla Direttrice postale le stesse motivazioni. E noi restiamo fuori. Va bene, ma qualcosa non funziona.

1) Essere cittadini coscienziosi evidentemente non paga!
2) Perchè non mettere sul sito e all’ingresso che bisogna attendere all’interno?   La comunicazione è importante e soprattutto deve essere efficace
3) E se così fosse, dove le mettiamo le norme anti-affollamento per il Covid?
4) Perchè non bloccare prima gli appuntamenti sia on line che col ticket al totem ovviamente comunicando l’ora di chiusura?

Chi ha il numero ha acquisito il diritto di entrare. Siamo tutti e 5 tornati a casa con tanta amarezza e rabbia, con la sensazione di aver subito l’ennesimo sopruso. Sono rientrata dopo aver perso inutilmente 2 ore con una madre anziana da seguire.

Pertanto si invitano le Poste ad organizzare meglio il servizio al cittadino.

Cordiali saluti

Piera 

(L’immagine in copertina è ripresa dall’archivio)