Più di mille interventi per i Vigili del Fuoco volontari di Inveruno nel 2021
A farla da padroni gli incendi, ma tra gli interventi più richiesti per i Vigili del Fuoco volontari di Inveruno ci sono stati anche gli incidenti e i soccorsi di persone
Più di mille interventi in un anno per i 53 Vigili del Fuoco volontari di Inveruno, che lo scorso anno sono stati impegnati complessivamente in 1.129 operazioni, con una media di tre chiamate al giorno e 64 al mese, passando da un minimo di 34 interventi a novembre ad un massimo di 115 a marzo.
A richiedere l’intervento dei volontari, che da novembre conta tre elementi in più dopo il superamento dell’apposito corso da parte di tre aspiranti Vigili del Fuoco, sono stati soprattutto gli incendi, con 450 chiamate perché andavano a fuoco sterpaglie, abitazioni, capannoni, canne fumarie, tetti, container o discariche, auto, cascine, legname, quadri elettrici o boschi. Sono stati in tutto 350, invece, gli interventi di soccorso, salvaguardia e protezione della vita umana, tra i quali rientrano la rimozione di nidi di imenotteri, il disinserimento di impianti di allarme, l’apertura porte, la rimozione di parti pericolanti, i soccorsi a persona, i sopralluoghi, i crolli e ben otto annegamenti.
Stabile il numero degli incidenti stradali, che anche nel 2021 sono stati più di 100 ma hanno visto una diminuzione degli scontri mortali, mentre sono aumentati gli incidenti sul lavoro, anche con vittime o feriti gravi. Anche gli animali hanno tenuto impegnato il distaccamento di via Lazzaretto con 77 interventi, tra i quali il recupero di cinghiali e daini nelle acque del Villoresi, del Naviglio e del Ticino. Una decina, infine, le operazioni legate alla pandemia, tra sanificazioni e trasporti di beni urgenti di persone positive e ricoverate negli ospedali.
Il comune dove i volontari sono stati chiamati in causa più volte è Inveruno stesso con 90 servizi, seguito da Cuggiono (85), Busto Garolfo (80) e Castano Primo (62). In doppia cifra, però, troviamo anche gli interventi effettuati a Legnano (57), quelli richiesti da Milano (41) in occasione di nubifragi e allagamenti o per la rimozione di alberi e oggetti pericolanti e quelli fuori provincia – una ventina – fra Varese, Como e Pavia.
L’automezzo utilizzato più spesso è stata l’autopompa, impiegata in 735 interventi, seguita dal carro soccorso (120), dall’autobotte (90), che è stata richiesta soprattutto per gli incendi di vaste proporzioni con picchi nella stagione estiva, e dal carro fiamma (85), usato soprattutto in caso di incidenti stradali, soccorsi a persone e infortuni sul lavoro. Anche nel 2021, poi, per i Vigili del Fuoco di Inveruno non sono mancate le operazioni che hanno richiesto l’utilizzo del modulo antincendio boschivo, un fuoristrada attrezzato con un piccolo serbatoio per permettere di arrivare in zone boschive difficilmente raggiungibili con un autopompa.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.