Ricoveri Covid in aumento all’Ospedale di Legnano: in via Giovanni Paolo II negli ultimi otto giorni è stata infatti registrata una crescita del 54% circa nel numero di posti letto occupati da pazienti colpiti dall’infezione da Sars-CoV2. Continua a crescere quindi anche la pressione ospedaliera dopo che da settimane la curva epidemica nel nostro territorio parla di un aumento importante dei contagi, che solamente nell’ultima settimana negli undici comuni del Legnanese sono stati più di 5mila.

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LA SITUAZIONE ALL’OSPEDALE DI LEGNANO

Sono in tutto 126 i pazienti che ad oggi, martedì 11 gennaio, sono ricoverati all’Ospedale di Legnano per Covid-19, in crescita rispetto al numero dei degenti alle prese con infezione da Sars-CoV2 della scorsa settimana: lunedì 3 gennaio, infatti, erano complessivamente 82 i ricoveri dovuti al virus in via Giovanni Paolo II.

I ricoverati in area non critica sono 117, mentre 9 pazienti si trovano in terapia intensiva. Nell’ultima settimana si è quindi mantenuta stabile la percentuale di occupazione dei posti letto dedicati ai ricoveri Covid in rianimazione, dove già otto giorni fa i degenti erano 9, mentre è aumentata la pressione sugli altri reparti, dove i ricoverati erano 73.

Proprio l’aumento dei ricoveri aveva spinto già nei giorni scorsi l’azienda socio-sanitaria territoriale a destinare due reparti dell’area medica ai pazienti Covid. L’ASST, inoltre, proprio ieri ha comunicato di aver parzialmente sospeso le attività ambulatoriali a causa dell’aumento della pressione ospedaliera, legato oltre che alla crescita dei ricoveri anche alle assenza dovute alla positività al virus tra il personale medico, infermieristico e ausiliario.

Complessivamente sono 220 i pazienti alle prese con l’infezione da Sars-CoV2 attualmente in carico all’ASST Ovest Milanese: ai degenti all’Ospedale di Legnano, infatti, si sommano i 40 ricoveri nel reparto sub acuti al Cantù di Abbiategrasso e i 54 in Medicina Covid al Fornaroli di Magenta.

I RICOVERI IN LOMBARDIA

In Lombardia il 30,62% dei posti letto degli ospedali di area non critica, ovvero quelli dei reparti malattie infettive, medicina generale e pneumologia, risulta occupato da pazienti positivi al Covid, per un totale di 3.202 ricoveri (163 non vaccinati, con un’incidenza di 217,8 ricoverati ogni milione di abitanti, e 93 vaccinati, con un’incidenza di 10,9 ricoverati ogni milione di abitanti), in netto aumento rispetto al 20,53% di otto giorni fa. Se guardiamo alle terapie intensive la percentuale di occupazione è invece del 16,73% con 256 ricoveri (1199 non vaccinati, con un’incidenza di 1.602 ricoverati ogni milione di abitanti, e 2003 vaccinati, con un’incidenza di 236 ricoverati ogni milione di abitanti), a fronte di un tasso di occupazione del 14,31% di lunedì 3 gennaio.

Il quadro definito dai dati forniti dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali parla di una situazione migliore rispetto a quella rilevata a livello nazionale per quanto riguarda la percentuale di occupazione dei posti letto nelle rianimazioni, dove i ricoveri in Italia si attestano al 18,16%, ma peggiore per quanto riguarda i pazienti in area non critica, ai quali nella Penisola è attualmente dedicato il 28% dei letti disponibili.

L’ultimo dato disponibile rispetto agli accessi in pronto soccorso risale a domenica 9 gennaio e parla di un 7,8% di pazienti che si sono rivolti alle strutture ospedaliere per sospetta Covid-19 (642 su un totale di 8.235) ma di un numero totale di accessi comunque in linea con quelli rilevati nel 2018 e nel 2019, ovvero prima che iniziasse la corsa del virus. In base all’ultima ricognizione giornaliera dei posti letto effettuata dal Ministero della Salute, sul territorio regionale sono in tutto 10.457 i posti letto disponibili in area non critica, mentre nelle terapie intensive sono 1.530.