Capodanno, i sindaci dell’Alto Milanese: «Spegniamo i botti, accendiamo il rumore della risate»
Per chi proprio non intende rinunciare a festeggiare con i botti, la Polizia di Stato ha stilato un breve vademecum finalizzato ad evitare incidenti e rischi
«Spegniamo i botti, accendiamo il rumore delle risate, la gioia delle emozioni, i fuochi d’artificio dell’anima». L’appello arriva dai comuni dell’Alto Milanese, i cui sindaci, a poche ore dall’inizio del nuovo anno, hanno invitato i propri cittadini a non dare il benvenuto al 2022 con botti e petardi, che ogni anno si lasciano alle spalle una scia di feriti e a volte anche di morti e rendono la notte di San Silvestro un incubo per gli amici a quattro zampe.
Niente ordinanze “anti-botti” però nel nostro territorio, a differenza di quanto si è deciso di fare ad esempio a Varese. Anche perché provvedimenti di questo tipo in realtà lasciano il tempo che trovano: già nel dicembre del 2016, infatti, il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno ha chiarito in un parere che di fuochi di artificio & co. si occupano sia il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che disciplina produzione, deposito, vendita ed uso degli articoli pirotecnici, sia la normativa europea, in una cornice legislativa che basta a garantire la tutela dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza.
Parere recepito nel 2017 anche da una circolare della Prefettura di Milano, nella quale veniva sottolineato che le ordinanze contingibili e urgenti hanno come presupposto il «pericolo di un danno grave ed imminente per l’incolumità pubblica al quale, per il suo carattere di eccezionalità, non possa farsi fronte con i rimedi ordinari e che richiede interventi tempestivi e non dilazionabili». I botti di Capodanno, invece, sono tutt’altro che imprevedibili nel periodo natalizio in generale e la notte di San Silvestro in particolare. E le ordinanze solitamente mettono nero su bianco un «generico divieto» di utilizzare qualsiasi tipo di botti, anche quelli di libera vendita, senza tenere conto di «potenziale lesività, rischiosità e rumorosità. Con il risultato di risultare illegittime, tanto che la Prefettura nella circolare invitava i sindaci ad evitarle.
Al netto di appelli e ordinanze, per chi proprio non intende rinunciare a festeggiare con i botti la Polizia di Stato ha stilato un breve vademecum finalizzato ad evitare incidenti e rischi. «Se decidete di acquistare i fuochi artificiali, fatelo solo da rivenditori autorizzati e verificate che sugli artifici pirotecnici sia riportato il marchio CE, garanzia che il prodotto abbia superato l’esame di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza richiesti per il modello approvato – spiegano gli artificieri della Polizia di Stato -. Utilizzateli sempre responsabilmente, seguendo le indicazioni riportate sulle istruzioni, lontano da luoghi affollati e mai al chiuso. Non acquistate in nessun caso “botti illegali” o di dubbia provenienza: sono pericolosi per la vostra incolumità e per quella di chi è vicino al luogo dell’esplosione. Ricordate inoltre che il rumore provocato dai fuochi d’artificio è fonte di stress e paura per gli animali. Se in casa avete compagni a quattro zampe il consiglio è di chiudere bene le finestre e le tapparelle. Garantite loro un luogo di riparo dove possano sentirsi al sicuro. Non lasciateli soli e state loro vicino mostrandovi tranquilli e cercando di distrarli».
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