Corsa ai tamponi per il Natale, dottor Vegetti: «Tanti i positivi non ancora ufficiali»
La corsa ai tamponi per partecipare a cene e feste sta facendo emergere la reale diffusione del virus Sars-Cov2 sul territorio di Legnano. Ne è convinto il dottor Leonardo Vegetti
La corsa ai tamponi, per partecipare a cene e feste, sta facendo emergere la reale diffusione del virus Sars-Cov2 sul territorio di Legnano. Nello stesso tempo sta mettendo a dura prova non solo i laboratori di microbiologia presi d’assalto, ma anche i medici di Medicina Generale che si trovano a dover gestire il panico da contagio. Ne è convinto il dottor Leonardo Vegetti, presidente della cooperativa di medici di Medicina Generale Gts Legnano che in questi giorni ha registrato una impennata di positivi “rintracciati” con i test fai da te che, attualmente, non godono di alcun crisma ufficiale. Persone che, nel dubbio, hanno acquistato il kit e hanno scoperto di dover rinunciare ai cenoni a causa del virus. Nuovi positivi che i medici devono cercare di segnalare ad Ats e verificare.
In questo momento a mettere in crisi il sistema, secondo il dottor Vegetti, è da una parte la «super richiesta di tamponi e dall’altra le numerose persone che si stanno rivelando positive con i test antigenici fai da te: il responso, quando è positivo, risulta valido. Questa corsa al test non è stata prevista. Quindi il sistema si trova in difficoltà e ci sono diverse falle. Nel contempo questa mole di lavoro sta rendendo inefficace la comunicazione tra istituzioni e territorio».
«Il contagio appare decisamente più diffuso rispetto all’anno scorso, ma il fenomeno è normale, perchè ricordiamoci che nel Natale 2020 eravamo in lock down – commenta il dottor Vegetti -. I malati, inoltre, presentano sintomi meno gravi proprio grazie al vaccino, ma questo non significa che ci sia meno preoccupazione. Non significa abbassare la guardia». A fronte di ciò i medici di famiglia segnalano «l’inadeguatezza della piattaforma per prenotare i tamponi e la poca praticità nella registrazione dei nuovi positivi emersi con i test fai da te». A questo si aggiunge la difficoltà di riuscire ad effettuare un corretto tracciamento come recentemente ha proposto l’Ats «Come può un medico nel suo ambulatorio effettuare i tamponi? Non tutti hanno spazi idonei».
Resta comunque massima la collaborazione da parte dei medici di Medicina Generale in questa “battaglia” contro la pandemia. «Appena possiamo, su base volontaria, ci offriamo a dare una mano negli hub per le vaccinazioni. In questo contesto abbiamo notato un aumento di coloro che si presentano per sottoporsi alla prima dose. Fatto positivo».
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