Perche a Natale bisogna essere più buoni?
Tre riflessioni del Dott. Francesco Fisichella, picologo, su una frase scontata per certi versi, in realtà un prezioso insegnamento
Ogni anno l’ arrivo del Natale sia che siamo adulti o bambini, ci ricorda che..“dobbiamo essere più buoni”. Ma questa frase, scontata per certi versi , in realtà è un prezioso insegnamento che personalmente ne ho riscoperto l’ origine grazie a mio figlio Tommaso che frequenta la 2° media. Nello specifico un suo compito d’ inglese consisteva nel riassumere il libro A Christmas Carol, famoso romanzo di Charles Dickens . La favola di Dickens racconta la storia di un uomo, Scrooge, avaro, sgarbato ed egoista che pensa solo ad arricchirsi non donando mai nulla ai poveri, trascura la famiglia ed è incapace di apprezzare le piccole cose come il calore che regala il Natale. Alla vigilia di Natale rientrando a casa nel buio gli appare lo spettro del suo socio morto 7 anni prima che gli dice: amico non fare come me, che sono condannato a vagare per l’ eternità senza un luogo e senza pace, per essere stato arido ed egoista nella vita terrena!! Cambia finché sei in tempo! Scrooge è turbato da quella visione e va a letto..ma alla notte gli faranno visita 3 spiriti: lo spirito del Natale passato, presente e futuro. Lo spirito del Natale passato riporta Scrooge alla sua infanzia e giovinezza: gli mostra la sua infanzia in solitudine e la storia d’amore con Belle che poi lo lascerà perché dava più attenzione ai soldi che a lei. Lo Spirito del Presente gli mostra come la gente intorno a lui si stia preparando al Natale, l’atmosfera di festa, di gioia, di amore. Quella che era stata la sua fidanzata è sposata e felice; il suo impiegato è povero ma ha una famiglia unita e con un figlio piccolo malato(Tim); suo nipote pranza insieme a parenti e amici, e lo sta prendendo in giro per la sua avidità. Tutti ridono di lui.Lo Spirito del Futuro gli fa vedere cosa succede alla morte di un signore ricco, di cui non si sa il nome. Nessuno lo visita, nessuno vuole andare al funerale, l’azienda e la casa sono vendute. Alla fine lo Spirito gli mostra la lapide al cimitero con il nome “Scrooge”. Nello stesso cimitero vede la lapide di Tim, il figlio piccolo del suo operaio morto perché non aveva abbastanza soldi per pagare le cure a causa dell’ avidità di Scrooge.Spaventato e inorridito implora lo spirito del Natale Futuro che altro non è che la Morte stessa di modificare il suo destino!!A questo punto Scrooge capisce che ha sbagliato tutto nella vita, e si ravvede. Il giorno di Natale è finalmente Natale anche per lui, così che dispensa regali e sorrisi e auguri ai passanti,a suo nipote e al mondo intero. E garantisce tutte le cure possibili al figlio malato del suo impiegato, pagandolo finalmente di più facendogli vivere una vita dignitosa e più serena..
E quindi, cosa c’ insegna questa storia? Vediamo 3 riflessioni.
In primo luogo il messaggio è riferito al significato del Natale ma che può essere applicato a tutti i giorni: questa festa rappresenta un momento di pace, gioia e soprattutto condivisione affettivo e materiale.
In secondo luogo un importante insegnamento è che non dobbiamo perdere mai la speranza di poter cambiare noi stessi e quindi il nostro destino. Il tema del cambiamento in psicologia è centrale e riguarda la vita delle persone che spesso si sentono intrappolate e incatenate in problemi di varia natura, personali, lavorativi , affettividai quali non vedono via d’ uscita. Il romanzo invece sottolinea che l’agire umano e la fiducia nelle nostre azioni determinano poi il nostro destino. Cambiare è possibile e migliorandoci possiamo infatti anche migliorare gli altri in modo diretto e indiretto.
Infine in questo periodo storico poi, riflettendo su come la pandemia ha portato profonde insicurezze personali e divisioni e tensioni a livello sociale è importante il tema del prendersi cura delle relazioni: il miglior modo per affrontare i mali sociali è riportando sani valori nelle persone : l’ egoismo, l’ indifferenza e l’ insensibilità generano divisioni e solitudine; la condivisione, il perdono, la gentilezza e un sano altruismo invece producono una migliore condizione interiore e di riflesso negli altri. Si tratta in sintesi di ridare valore al nostro tempo e alla nostra vita che è la somma di tanti piccoli e grandi gesti quotidiani.
Dott. Francesco Fisichella Psicologo – Legnano
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