Legalizzazione della cannabis: qual è la situazione
Mentre Malta è il primo paese europeo a legalizzare la cannabis ad uso ricreativo, in Italia la questione continua ad alimentare il dibattito
Mentre Malta è il primo paese europeo a legalizzare la cannabis ad uso ricreativo (in altre nazioni, come i Paesi Bassi, l’uso e il consumo sono solo depenalizzati), in Italia la questione continua ad alimentare il dibattito politico, polarizzando le posizioni dei rappresentanti del Governo.
Le posizioni di Dadone e Orlando
Fabiana Dadone, ministro per le politiche giovanili, ha sottolineato come la legalizzazione sia “una scelta che l’Italia che dovrebbe fare ma serve raggiungere la maggioranza in Parlamento, il punto delicato è questo”. La deputata del M5S, intervenuta nel corso della VI conferenza nazionale sulle dipendenze tenutasi a fine novembre, ha anche aggiunto che “l’auspicio è di arrivare alla stesura di un piano nazionale. Il governo deve fare un lavoro istruttorio”; infine, il ministro ha auspicato “un cambiamento organico, inclusivo, senza steccati ideologici né dualismi preconcettuali. Non dobbiamo restare fermi sulle nostre convinzioni”.
Una posizione più tiepida ma comunque conciliante è quella del ministro Andrea Orlando: “Nel momento in cui anche la Germania, un alleato significativo e non trascurabile dell’Italia, sembra cambiare profondamente il proprio orientamento su questo fronte, è inevitabile che anche nel nostro paese si faccia qualche riflessione”. Il deputato del PD fa riferimento alla proposta, da parte del nuovo esecutivo tedesco, di avviare la legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo, laddove in Germania, pur non essendo vietato il consumo, né è proibita la vendita.
Il commento di Salvini e Gelmini
Di tutt’altro tenore le parole di Matteo Salvini che, dopo aver elogiato le comunità di recupero, ha invitato Orlando ad occuparsi di “lavoratori, precari e cassintegrati” e ha lasciare “che siano famiglie, esperti e comunità ad occuparsi della lotta alla droga”.
Ancor più netta la posizione di Mariastella Gelmini: “Faccio parte di una corrente culturale che è contraria alla legalizzazione di qualsiasi sostanza stupefacente; sono convinta che non esista la libertà di drogarsi e che lo Stato debba concentrarsi solo sulla liberazione dalla droga”. Anche Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli e presidente della Conferenza delle Regioni, è sostanzialmente contrario alla legalizzazione, pur essendo convinto che “non bisogna usare la droga per fare campagna elettorale”.
Il testo base per la legalizzazione della cannabis e il referendum
Al momento, per la legalizzazione della cannabis ci sono due ‘proposte’ al vaglio. Una è il testo base, ossia la proposta di legge avanzata da PD, M5S, LEU e Più Europa che, in sostanza, propone una depenalizzazione dei reati previsti dalla normativa vigente. Il testo, infatti, consentirebbe “la coltivazione e la detenzione per uso personale di non oltre quattro femmine di cannabis”, idonee alla produzione di una sostanza stupefacente; al momento, dopo essere adottato dalla commissione Giustizia della Camera, è fermo e bisogna attendere che il presidente della Commissione Giustizia inserisca in calendario la discussione di eventuali emendamenti, prima che il testo possa approdare in Aula.
In aggiunta, ci sarebbero anche le seicentomila firme raccolte alcuni mesi fa per un referendum finalizzato alla revisione del Testo Unico sulle droghe del 1990. L’iter parlamentare, però, appare ancora più tortuoso, per via dei veti incrociati.
La situazione attuale
Nonostante quanto sottolineato fin qui, in Italia è già possibile, da qualche anno, acquistare cannabis ‘legale’, per effetto della Legge n. 242/2016. Si tratta, in realtà, di derivati ‘light’ della canapa sativa L., caratterizzati da un contenuto di THC – la sostanza che rende stupefacenti l’hashish e la marijuana – non superiore allo 0,5%. La marijuana legale, ed altri derivati con le stesse caratteristiche, è reperibile anche online, tramite e-commerce specializzati come Raskal shop.
Per quanto riguarda, infine, la cannabis farmaceutica, prodotta dallo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze, si tratta di formulazioni con THC tra il 5% e l’8% e può essere acquistato solo in farmacia dietro prescrizione medica.
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