Francesco Cozza nuovo comandante della Polizia Locale di Cerro Maggiore
Francesco Cozza, 40 anni appena compiuti, arriva in paese dopo un percorso lavorativo nella sfera legale e un'esperienza nella Polizia Locale di Cinisello Balsamo
La Polizia Locale di Cerro Maggiore ha un nuovo comandante: da mercoledì 15 dicembre ha infatti preso servizio come vertice del comando di Piazza Aldo Moro Francesco Cozza, 40 anni appena compiuti e una formazione forense alle spalle, che arriva in paese dopo esperienze lavorative nella sfera legale e tre anni nei ranghi della Polizia Locale di Cinisello Balsamo come agente prima del concorso da ufficiale.
Cozza, chiamato a guidare un organico composto complessivamente da sette agenti, raccoglie il testimone da Stefano Miali, che a fine 2018 era subentrato al suo predecessore Massimo Garatti per poi lasciare il comando di Polizia Locale del paese solo sette mesi dopo, seguito a stretto giro di posta anche dal vice-commissario Alessio Rizzo, che ne aveva fatto le veci per qualche mese. Il comando era stato poi retto pro tempore dal sovrintendente scelto Maurizio Proverbio in attesa di “abbracciare” un nuovo comandante, finalmente arrivato in paese grazie ad un accordo con il comune di Cinisello Balsamo per l’utilizzo della graduatoria del concorso pubblico già effettuato da quest’ultima amministrazione.
«Il primo impatto con Cerro Maggiore è stato molto positivo – ha sottolineato il nuovo comandante, che domenica 19 dicembre ha “debuttato” prendendo parte alla cerimonia per la consegna delle benemerenze civiche -: partecipare a ricorrenze come la consegna delle onorificenze civiche di oggi apre molto il cuore e fa vedere quella che è la comunità». «Il nuovo comandante mi sembra come si suol dire “sul pezzo” – ha aggiunto il sindaco Nuccia Berra – e ha capito bene qual è la problematica del nostro comune. Già il mio programma elettorale puntava molto sulla Polizia Locale, sui controlli e sulla presenza degli agenti sia nel capoluogo che nella frazione: soprattutto oggi, dove con la pandemia stando in casa propria tutti sono diventati piuttosto diffidenti, il fatto di avere le Forze dell’Ordine che girano per il paese e poter avere con loro un colloquio diretto è importante, nonostante il nostro non sia un comune con particolari criticità anche se dobbiamo lavorare sul senso civico delle persone».
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