Molestie sul lavoro: una decina le lavoratrici seguite da Auser Filo Rosa
Per il presidente di Auser Filo Rosa, Loredana Serraglia, intervenuta sul tema in occasione del 25 novembre, sono ancora numerose le donne maltrattate che non denunciano per paura di perdere il lavoro
Una decina le lavoratrici del Legnanese che hanno subito molestie. E nei casi più gravi anche veri e propri abusi sessuali sul posto di lavoro. Vittime che, anche quest’anno, si sono rivolte al Centro antiviolenza di Legnano in cerca di aiuto e protezione.
Per il presidente di Auser Filo Rosa, Loredana Serraglia, intervenuta sul tema in occasione del 25 novembre, sono ancora numerose le donne maltrattate che non denunciano per paura di perdere il lavoro. Ed in tanti casi il datore di lavoro si impone sulla vittima con la falsa promessa di un avanzamento di carriera. «Sono veri e propri ricatti psicologici che a volte sfociano in aggressioni sessuali – afferma Serraglia -. Noi offriamo anche un supporto psicologico là dov’è necessario. Anche in questi casi risulta fondamentale la collaborazione con la Cgil Ticino Olona. Si tratta di situazioni che sono frutto di una disparità di genere che tutt’oggi esiste nel mondo del lavoro: basti vedere la differenza salariale e le difficoltà che una donna deve affrontare per l’avanzo di carriera».
Questo fenomeno si manifesta in qualsiasi settore. Anche per le lavoratrici vittime del proprio datore di lavoro, così come per quelle maltrattate da mariti ed ex, esiste un forte senso di colpa: la maggior parte esprime la convinzione che «quanto accaduto è colpa mia: l’ho provocato». Un pensiero sbagliato secondo Serraglia: «Nessuno ha il diritto di abusare, perseguitare o fare violenza psicologica su un’altra persona – spiega Serraglia -. Il modo di vestirsi di comportarsi non giustifica alcuna azione di violenza. Il pensiero che sia colpa della vittima, che per svariati motivi ha provocato la reazione violenta, è un retaggio che ci portiamo dietro e va estirpato».
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