“Le frontiere dell’eugenetica”, incontro moderato dal giornalista legnanese Luciano Piscaglia, con relatori  Francesco Ognibene giornalista di Avvenire e Samuela Boni presidente de La Quercia Millenaria, ha aperto all’auditorium dell’Istituto Barbara Melzi le tre serate sul tema della Bioetica, promosse dal Decanato di Legnano, dal Gruppo Barnaba, dal Centro culturale San Magno e dall’Associazione Alcide De Gasperi.

“La cultura dello scarto, così definita da Papa Francesco – ha esordito Ognibene – è una mentalità sempre più penetrante nella società moderna, nonostante i sempre continui richiami all’inclusione e alle aperture. Una mentalità selettiva ed escludente che ci impone di ripristinare ciò che detta il cuore”.

Il referendum sulla eutanasia (in proiezione futura potrebbero essere quasi 40mila all’anno gli italiani che faranno questa scelta), il test prenatale per scoprire malformazioni del feto che può favorire l’aborto, la pandemia che ha avuto all’inizio la tentazione di portare a scelte su chi salvare e chi non nei nei casi estremi del contagio, la solitudine in cui sono lasciati gli anziani e i più fragili. Alcuni esempi di selezione indicati dal giornalista dell’Avvenire che ha ricordato ”

Caratteristica di ogni incontro è affiancare a un relatore una seconda presenza come testimonianza. Questa sera, è stata ospite Samuela Boni presidente de La Quercia Millenaria, associazione nazionale per la tutela della salute fetale e della gravidanza a rischio. Dal suo intervento, emozionante, l’esperienza diretta del rifiuto dell’aborto e di un annuncio di fiducia nella vita nascente, attraverso un percorso non facile ma motivato da principi inclusivi, dettati dal desiderio di accompagnare i propri figli in ogni momento dalla gravidanza al parto, alla loro anche breve esistenza.

Tutto si può discutere, non la vita. La conclusione di una serata intensa, carica di riflessioni e che suscita già interesse per i prossimi incontri:
– lunedì 29 novembre, “Eutanasia: inguaribile o incurabile”
– lunedì 13 dicembre, “Essere umano: quale futuro?”