Finale infuocato alla Sangiorgese Basket dopo la gara con Omegna, squalifiche da tre giornate a tre anni
Mano pesante del giudice sportivo con la Sangiorgese Basket dopo il match con Omegna: cinque squalifiche per dirigenti e allenatori e 187 euro di ammenda per la società
Mano pesante del giudice sportivo con la Sangiorgese Basket dopo il match con Omegna che ha messo a referto la vittoria della Fulgor a fil di sirena nonostante la prova maiuscola dei bluarancio di coach Roncari. La partenza sprint e un break importante non sono infatti bastati alla Sangio, che ha subito il ritorno dei piemontesi arrivando ad un finale concitato deciso nei secondi finali, con l’ultimo tiro che non ha premiato i padroni di casa.
Proprio i fischi finali del match hanno scaldato gli animi e sono sfociati in un dopo partita quantomeno agitato che lascia più di uno strascico nelle file della LTC San Giorgio su Legnano dopo i provvedimenti del giudice sportivo. Per Sergio Restelli, dirigente addetto agli arbitri, è arrivata una squalifica di tre anni perché «a fine gara, si avvicinava agli arbitri dapprima offendendoli e minacciandoli con fare aggressivo e poi, seguiva il 1° arbitro continuando nell’atteggiamento aggressivo e nelle minacce fino a colpirlo con un pugno sulla schiena – come si legge nel provvedimento -. A causa del violento colpo il 1° arbitro accusava persistente dolore fisico. Successivamente il sig. Restelli, continuava nelle offese anche verso il 2° arbitro, sig.ra Frosolini Irene, verso la quale si avvicinava continuando nelle minacce. La stessa veniva protetta dall’intervento di una terza persona non identificata».
Inibizione di tre mesi anche per il medico sociale Giovanni Ruggiero «perché a fine gara, si avvicinava alla coppia arbitrale offendendola e minacciandola; inseguiva successivamente il 1° arbitro fino al corridoio degli spogliatoi proseguendo nelle minacce in modo aggressivo. Quest’ultimo entrato nel proprio spogliatoio, vista l’aggressività mostrata dal medico sig.Ruggiero, si vedeva costretto a chiedere l’intervento del giocatore S.Angelucci, della squadra di casa che si trovava nei pressi, il quale si frapponeva tra i due al fine di evitare il peggio. Una volta chiusa la porta dello spogliatoio si udivano grida, imprecazioni e violenti colpi venivano sferrati alla porta medesima. A causa del persistere degli atti violenti il 1° arbitro si vedeva costretto a sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine che sopraggiunte in loco provvedevano alle incombenze necessarie con il riconoscimento delle persone coinvolte nei fatti descritti».
Ha rimediato cinque mesi di squalifica anche il dirigente Stefano Giovanni Tavernelli «perché a fine gara offendeva e minacciava il 1° arbitro che inseguiva con atteggiamento aggressivo, raggiungendolo mentre quest’ultimo provava ad avvicinarsi alla postazione degli Ufficiali di campo nel tentativo di sottrarsi al tentativo di aggressione, e colpendolo ad una spalla con uno spintone che non provocava, fortunatamente, ulteriore dolore. Continuava a seguire e a minacciare il primo arbitro e tali comportamenti terminavano solo per l’intervento di terzi che evitavano più gravi conseguenze». Si ferma invece a tre giornate la squalifica per coach Davide Roncari e per il 2° assistente Silvano Picarelli, che «a fine gara, si avvicinavano agli arbitri offendendoli e minacciandoli in modo aggressivo». Per la Sangiorgese è scattata anche un ammenda da 187 euro.
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