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Legnano “battezza” sei aree verdi per ricordare la storia e i suoi “figli” più amati

Le sei aree verdi saranno dedicate rispettivamente a Giorgio D'Ilario, Piera Pattani, Luigi Caironi e Alda Merini, alla Giornata internazionale della donna e alle Vittime delle foibe e gli Esuli Giuliani-Dalmati. Una delibera soggetta a deroga rispetto alla normativa vigente

palazzo malinverni - comune Legnano

Sei aree verdi di Legnano saranno dedicate rispettivamente a Giorgio D’Ilario, Piera Pattani, Luigi Caironi e Alda Merini, alla Giornata internazionale della donna e alle Vittime delle foibe e gli Esuli Giuliani-Dalmati. Palazzo Malinverni, accogliendo una serie di proposte arrivate nei mesi scorsi, ha deciso di “battezzare” – o in alcuni casi “ribattezzare” – sei spazi verdi cittadini per ricordare alcuni dei suoi figli più illustri e per rendere omaggio alla storia, e con una delibera di giunta ha dato il via all’iter per le nuove intitolazioni. Che in alcuni casi, ovvero quelli legati ai tre personaggi di spicco della storia cittadina, richiederà una deroga rispetto alla normativa, in base alla quale per dare il nome di un defunto ad un’area pubblica devono essere passati almeno dieci anni dal decessi.

Per dare «giusto riconoscimento all’importanza del ruolo delle donne nella società, le loro conquiste sociali, politiche ed economiche e ricordare le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto nel nostro Paese e in molte parti del mondo», la giunta arancione di Lorenzo Radice, accogliendo la proposta del Centro Italiano Femminile, ha deciso di intitolare all’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, l’area verde tra via Sabotino e via Pisa che oggi sugli stradari è indicata come piazzale Vercelli.

Il piccolo polmone verde tra via Ancona, via Sardegna, via Sicilia e via Abruzzi sarà invece dedicato alle Vittime delle Foibe e agli esuli GiulianoDalmati come aveva chiesto il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia per «ricordare quanti furono barbaramente uccisi nelle foibe e costretti all’esodo per poter restare liberi Italiani. Porterà poi il nome di Alda Merini, poetessa che «attraverso la sua poesia, ha descritto la sua vita in tutte le sue sfaccettature, affrontando diversi argomenti: l’amore, l’essere donna, il desiderio di libertà» il giardino pubblico tra via Anna Frank e via Monte Cervino.

Con le nuove intitolazioni, inoltre, Palazzo Malinverni renderà omaggio anche ad alcune figure che hanno fatto la storia della Città del Carroccio. Sarà dedicata a Giorgio D’Ilario, «scrittore e giornalista che ha dedicato alla storia, alla vita, alle tradizioni e ai sodalizi di Legnano, città che lo aveva insignito di diversi riconoscimenti, un numero importante di pubblicazioni», l’area verde tra via Gorizia, via Guerciotti e piazzale Carlo Borsani, su proposta anche in questo caso del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.

Il polmone verde tra via Musazzi e il fiume Olona, come richiesto dalla Famiglia Legnanese, terrà viva la memoria di Luigi Caironi, «che fu per oltre 35 anni presidente della Famiglia Legnanese e successivamente della Fondazione Famiglia Legnanese e in questi ruoli fu promotore di alcune iniziative di rilievo, di carattere culturale (Premio di Poesia Giuseppe Tirinnanzi, erogazione borse di studio), si occupò della promozione della cultura e della difesa delle tradizioni locali, fu insignito di importanti riconoscimenti: Cavaliere Ufficiale all’Ordine della Repubblica, Stella al merito del Lavoro, commendatore all’ordine della Repubblica Italiana, medaglia d’oro di riconoscenza della Provincia di Milano», alla quale Legnano nel 2010 ha assegnato il premio speciale Albertino d’oro.

I giardini pubblici tra via Gorizia e via Castello, infine, come suggerito dalla sezione ANPI di Legnano, porteranno il nome di Piera Pattani, «staffetta partigiana che con grande coraggio mise le sue capacità operative al servizio della Resistenza e si impegnò soprattutto nel rifornire di medicinali ed equipaggiamenti i partigiani e nella diffusione della stampa clandestina nelle fabbriche del legnanese e fu protagonista di diversi episodi nei quali mise in luce il suo coraggio e la sua determinazione nel salvare la vita di altri», alla quale la città ha anche conferito la benemerenza civica nel 2013.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Novembre 2021
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