Nei giorni in cui nell’ambito del dibattito sulla legge di bilancio, firmata giovedì 11 novembre dal Presidente della Repubblica che ne ha così autorizzato la presentazione in Parlamento, si discute dell’aumento dell’indennità dei sindaci, la giunta di Nerviano va controcorrente e fa scattare la spending review per lo stipendio del sindaco, del vicesindaco e dell’unica tra gli altri quattro assessori che avrebbe diversamente percepito il 100% dell’emolumento dovuto.

In base alla normativa, infatti, l’indennità spetta per intero a chi, sindaco o assessore, da lavoratore dipendente opta per l’aspettativa non retribuita e ai lavoratori autonomi, mentre ai lavoratori dipendenti che in parallelo al mandato amministrativo decidono di portare avanti anche la propria attività professionale ne viene corrisposta la metà. Tradotto in pratica, questo per la neo-nominata giunta di Nerviano avrebbe significato indennità dimezzata per la prima cittadina e per gli assessori Carolina Re Depaolini, Sergio Parini e Flavio Cozzi, mentre avrebbero avuto diritto al 100% dello stipendio il vicesindaco Claudio Minoja e l’assessore Laura Alfieri.

Minoja che Alfieri, però, hanno chiesto che venga loro corrisposto solo il 50% dell’indennità dovuta, ovvero 805,28 euro (contro i 1.610,57 euro dovuti) per il vicesindaco e 658,87 per l’assessore (contro i 1.317,74 euro dovuti), che in questo modo avrà uno stipendio allineato a quello dei colleghi di giunta. Il sindaco, invece, ha chiesto da qui a fine anno le venga pagata un’indennità di mille euro e non di 1.464,18 come previsto dalla legge, mentre dal 1° gennaio percepirà il 50% dell’indennità base.