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Parabiago rende omaggio al Milite Ignoto: «Contribuiamo ad eleggerlo cittadino italiano»

Parabiago ha reso omaggio al Milite ignoto nel centenario della tumulazione all’Altare della Patria con un cippo commemorativo e la cittadinanza onoraria

parabiago 4 novembre

Parabiago rende omaggio al Milite ignoto nel centenario della tumulazione nel sacello dell’Altare della Patria con un cippo commemorativo e il conferimento della cittadinanza onoraria. Il taglio del nastro per il nuovo monumento, posizionato al Parco Crivelli, è arrivato domenica 7 novembre, in occasione della celebrazioni per  Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate nell’anniversario dell’armistizio di Villa Giusti entrato in vigore il 4 novembre 1918.

«Così come, cento anni fa, gli sforzi effettuati per fare in modo che quel Soldato, voluto come “di nessuno”, potesse in realtà essere percepito come “di tutti”, al punto da trasformarsi nella sublimazione del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e successivamente di tutti i Caduti per la Patria – è la motivazione indicata dalla giunta per il conferimento della cittadinanza onoraria -, oggi è giunto il momento in cui, in ogni luogo d’Italia, si possa orgogliosamente riconoscere la “paternità” di quel Caduto».

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Celebrazioni 4 Novembre a Parabiago 4 di 8

«Il 28 ottobre 1921 tutta la Nazione venne coinvolta in un rito collettivo intensamente vissuto dalla popolazione – ha sottolineato il sindaco Raffaele Cucchi, affiancato dal presidente della sezione di Parabiago dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Natalino Melloni, subito dopo che il cippo è stato scoperto -: la partenza del treno con il feretro del milite ignoto da Aquileia a Roma e la sua tumulazione il 4 novembre nel Vittoriale, poi indicato come Altare della Patria. Fu un avvenimento epocale, mai vissuto prima dal nostro Paese, ancora fragile e confuso nel primo dopoguerra. Mai nella sua storia l’Italia aveva visto una tale commossa partecipazione che univa tutto il popolo italiano, tutti i ceti sociali, tutte le espressioni politiche e culturali. Oggi, nel centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite Ignoto, la città di Parabiago gli conferisce la cittadinanza onoraria come segno dei nostri sentimenti verso tutti coloro che quel Milite rappresenta e che oggi sentiamo tutti ugualmente figli della nostra città. Con il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto contribuiamo ad eleggerlo cittadino italiano così come proposto dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia».

parabiago 4 novembre

Anche gli studenti dell’IC “Via IV Novembre” hanno partecipato al corteo e alle manifestazioni organizzate, e al monumento ai Caduti nel cimitero di Parabiago i ragazzi del laboratorio di lettura interpretata della scuola secondaria di primo grado “Rancilio”, guidati dalla professoressa Viganò, referente del progetto, e dai professori Agosta, Luciani e Serrao, hanno partecipato alla cerimonia attraverso un momento di raccoglimento e di riflessione sollecitato dai testi letti, dalle rappresentazioni pittoriche e da emozionanti musiche di sottofondo, quali i canti dell’epoca “Addio padre e madre” e
“Fuoco e mitragliatrici”, che hanno accompagnato l’ingresso del corteo.

Le celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto in Italia sono iniziate lo scorso 1° giugno e si sono concluse proprio in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate con una cerimonia solenne all’Altare della Patria, esattamente come cento anni fa. Allora il feretro del Milite Ignoto, scelto tra undici salme non identificabili – una per ogni zona del fronte – dalla mano di Maria Bergamas, il cui figlio (disertore dell’esercito austriaco e volontario nelle fila italiane) era caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato, fu trasferito a Roma con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma e accolto dalle rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei caduti insieme al re e poi scortato da un gruppo di dodici decorati di Medaglia d’Oro fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, al cui interno rimase esposto al pubblico fino alla tumulazione del 4 novembre 1921 con una solenne cerimonia.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Novembre 2021
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