Sono ancora otto i pazienti Covid-19 attualmente ricoverati all’Ospedale a Legnano. Pazienti che ancora una volta confermano quanto sia stata importante la campagna vaccinale, visto che la maggior parte delle persone allettate nel reparto di Infettivologia non sono vaccinate.

Rispetto ad un anno fa, comunque, situazione assolutamente meno drammatica. I numeri sono diminuiti rispetto all’inizio di ottobre (14 ricoveri), e ci riportano al periodo estivo, quando, nel mese di agosto, erano 7 i malati Covid presenti in reparto.

Per l’Infettivologia legnanese, guidata dal dottor Stefano Rusconi, a causa delle persone che non si sono volute vaccinate, esiste ancora una certa instabilità sui numeri riguardanti i ricoveri. Dopotutto il virus Sars- Cov2 «non è sparito, ma continua a circolare». Per questa ragione, l’invito è quello di non abbassare la guardia: «La pandemia non è sparita». Allo stesso tempo da parte dell’Azienda Ospedaliera non dovrà mancare l’attenzione sia sul fronte della formazione del personale, che dovrà essere sempre pronto nel caso in cui ci sia un aumento del contagio, sia per quanto riguarda la “salvaguardia” dell’assetto medico ed infermieristico costruito durante l’emergenza sanitaria. Già perchè in questi mesi le fila di alcuni professionisti, come gli infettivologi e i pneumologi, sono state arricchite con nuovi acquisti. Personale che attualmente, così come in tutte le aziende sanitarie lombarde, si trova a guardare al futuro con una certa preoccupazione.

In questi giorni, inoltre, risulta sempre più attuale il tema riguardante la terza dose booster, ossia il richiamo del vaccino. Il calendario è stato avviato, ma resta aperto il dibattito sulla validità della risposta immunologica. A tal proposito gli esperti di Legnano stanno attendendo i risultati  dello studio dedicato al monitoraggio immunologico post vaccinazione. Analisi, coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS, che ha il compito di capire quale sia la risposta immunitaria nella popolazione vaccinata.