Nell’Asst Rhodense al via “Progetto Abbi Cura di Te”
Al via la quarta edizione del "Progetto Abbi Cura di Te" iniziativa innovativa che punta sulla prevenzione come leva per l’adozione dei corretti stili di vita, promuovendo la salute e prevenendo i principali rischi comportamentali dei giovani
Al via la quarta edizione del “Progetto Abbi Cura di Te” iniziativa innovativa che punta sulla prevenzione come leva per l’adozione dei corretti stili di vita, promuovendo la salute e prevenendo i principali rischi comportamentali dei giovani. Quest’anno verranno trattati, in particolare, i temi dell’alfabetizzazione e dell’uso delle tecnologie digitali, il ruolo dei giovani sul territorio e il loro impegno civile e l’importanza dell’educazione alla salute, in un’ottica di peer education.
Il progetto pilota è sviluppato dall’ASST Rhodense, Ente del Sistema Sociosanitario lombardo e dagli studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Corso di Laurea CIMO – Comunicazione per l’impresa, i Media e le Organizzazioni Complesse. Il progetto è stato inserito nella proposta di programmazione della direzione generale sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione, di Regione Lombardia con l’obiettivo di sviluppare strategie di community coalition e promuovere forme innovative di comunicazione dei servizi per la salute dei giovani del territorio milanese lombardo.
«Fin dalla sua prima annualità il Progetto Abbi Cura di Te si è rivolto ai giovani non solo come destinatari di informazioni e di azioni educative, ma come soggetti attivi nella creazione di una cultura diffusa della salute. Un mutamento di prospettiva che richiede ascolto, conoscenza reciproca, condivisione di intenti e di valori, ma che rappresenta anche un’importante opportunità di cambiamento, sia per i giovani sia per le istituzioni” – dichiara Mariagrazia Fanchi, direttrice ALMED e coordinatrice del corso di laurea CIMO. L’obiettivo è quello di lavorare in modo trasversale, facendo rete, per riuscire ad intercettare le realtà giovanili di riferimento come la famiglia, la scuola e le attività aggregative proprio per proporre un sistema di intervento ancora più efficace e aderente ai bisogni dei giovani, sempre in continua evoluzione».
Quest’anno la collaborazione si arricchirà della testimonianza di Comunità della Salute, un progetto finalizzato a costituire una struttura sovracomunale per realizzare azioni e strategie sostenibili per “prendersi cura meglio e più da vicino” della salute dei cittadini. «Proseguire nella collaborazione con l’Università per lavorare sulla educazione tra pari e sul self empowerment, nello specifico puntando sulla promozione della salute e sulla prevenzione del disagio, è per l’ASST Rhodense una opportunità interessante e stimolante – dichiara il direttore generale dell’ASST Rhodense, Germano Pellegata -. L’interesse per il progetto nasce dalla convinzione dell’importanza del fare rete nel comunicare con i giovani, utilizzando il loro linguaggio e i loro canali comunicativi, su un tema importante come quello della salute».
Comunità della Salute è attivo da un anno e mezzo nei 4 comuni di Ciserano, Levate, Osio Sopra e Verdellino, in provincia di Bergamo, coinvolge 20 partner ed è finanziato anche dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso Regione Lombardia – DG Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità E Pari Opportunità. Il Progetto Abbi Cura di Te anche quest’anno vede la partecipazione degli studenti del corso di Media e Reti Sociali del corso di laurea CIMO. In particolare, gli studenti si occuperanno di gestire i profili didattici del progetto su Facebook e Instagram, misurandosi con dinamiche professionali di produzione del contenuto e mettendosi al servizio del territorio.
«È un progetto veramente lodevole, innanzi tutto – spiega l’assessore allo Sviluppo città metropolitana, Giovani e Comunicazione di Regione Lombardia Stefano Bolognini – perché promuove l’educazione alla salute e la prevenzione di situazioni di disagio tra i giovani, aspetto reso ancora più importante in questi ultimi 18 mesi dalla pandemia e dalle restrizioni e poi perché si tratta di un’iniziativa che viene realizzata dai giovani per i giovani, utilizzando il linguaggio dei giovani. Coinvolgimento e partecipazione, due concetti molto importanti che il progetto realizza in pieno, mettendo al centro i ragazzi. Ringrazio quindi ASST Rhodense, l’Università Cattolica, tutti i partner e, soprattutto, i tanti studenti che in questi ultimi tre anni hanno lavorato a questo progetto e che, anche per questo quarto anno, non mancheranno nel dare il loro prezioso contributo. Regione Lombardia continuerà a valorizzare iniziative come questa, sostenendo e collaborando con chiunque ritenga imprescindibile rendere i nostri ragazzi protagonisti del presente e del futuro della nostra regione».
I link dei due profili social della campagna:
https://www.facebook.com/progettoabbicuradite/
https://www.instagram.com/progettoabbicuradite/
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.