Parabiago, una targa per ricordare Felice Musazzi sulla sua casa natale: «Uomo e artista lungimirante»
Parabiago, città natale di Felice Musazzi, ha deciso di ricordarlo con una targa in piazza della Libertà a San Lorenzo, dove sorgeva il cortile che gli diede i natali
Felice Musazzi, cento anni dopo. È passato un secolo da quel lontano 10 gennaio 1921 che vide venire alla luce l’uomo che, insieme a Tony Barlocco, avrebbe fondato la compagnia teatrale de I Legnanesi e per tutti sarebbe diventato la Teresa, volto e voce del prototipo per eccellenza delle donne di cortile del tempo che fu. E per ricordare l’uomo che ha portato Legnano e il Legnanese di palcoscenico in palcoscenico per tutta Italia, Parabiago, che cento anni a Felice Musazzi diede i natali, ha deciso di consegnare la memoria dell’artista alle future generazioni con una targa in piazza della Libertà a San Lorenzo, lì dove un tempo sorgeva il cortile che dell’artista fu la prima casa, sulla scia di quanto aveva già fatto a giugno intitolandogli la scuola primaria della frazione.
«Felice Musazzi è stato uomo e artista lungimirante che ha saputo fare del teatro dialettale un’icona italiana, collaborando a mantenere viva la memoria locale dei nostri nonni con un modo di fare cultura che conserva la storia ma che invita anche ad una conoscenza collettiva di un passato recente, usando ironia e simpatia grazie alla compagnia de I Legnanesi da lui fondata da giovanissimo – ha sottolineato il sindaco Raffaele Cucchi, scoprendo la targa insieme all’assessore alla cultura Barbara Benedettelli e alla figlia dell’artista Sandra Musazzi, presidente del Comitato per il centenario dell’attore -. Per lasciare una traccia tangibile di quest’uomo nato a Parabiago, nel corso del 2021 abbiamo intitolato la scuola primaria di San Lorenzo al suo nome, per lasciare alle nuove generazioni la curiosità di sapere chi è Felice Musazzi e perché ha iniziato a fare teatro, ha recitato in dialetto e si è vestito da donna: oggi sembra assurdo ai nostri ragazzi ma un tempo, purtroppo, le donne non potevano recitare, perciò quasi per necessità da palcoscenico nasce la Teresa. Siamo onorati e felice di apporre questa targa in suo ricordo proprio qui a San Lorenzo, a cento anni di distanza da quel lontano 10 gennaio 1921: al posto del cortile di un tempo ora c’è una palazzina ma chissà, magari i muri hanno mantenuto memoria di qualche storia inedita di Felice Musazzi bambino. E se il luogo in cui è nato conserva la memoria, la famiglia ne tiene viva l’anima».
L’inaugurazione della targa, come ha sottolineato Sandra Musazzi, è coincisa nel calendario dei Santi con il giorno di Santa Teresa, cui l’attore era particolarmente devoto dopo essersi ritrovato tra le mani la sua effigie, che era solito tenere nel portafogli, appena sceso dall’auto dopo un incidente, tanto da scegliere proprio questo nome per il personaggio che l’avrebbe reso figura di spicco nel mondo del teatro. Ma la cerimonia è stata solo uno dei tasselli della tre giorni che la città della calzatura ha deciso di dedicare all’attore: venerdì 15 ottobre, infatti, oltre alla targa è stata inaugurata anche la mostra di opere che raccontano il teatro di Musazzi promossa dall’Associazione Artistica Legnanese in Villa Corvini ed è stato presentato il libro “Felice di essere Musazzi”, che fra le sue pagine consegna ai lettori il ricordo dell’artista in un gioco di specchi continuo tra la vita di tutti i giorni e le luci della ribalta guadagnate tra lustrini e pailletes con la rivista de I Legnanesi.
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