É Angelo Pirazzini il candidato sindaco della coalizione di centrodestra per le elezioni amministrative del prossimo 26 maggio a Busto Garolfo: sarà lui a provare a scalzare dalla poltrona più alta di Palazzo Molteni Susanna Biondi, prima cittadina uscente e candidata alla prossima tornata elettorale per Busto Garolfo Paese Amico.

Classe 1968, farmacista, Angelo Pirazzini è già stato alla guida del paese dal 2009 al 2014 con la lista civica di centrodestra Nuovi Orizzonti di Libertà. Al suo fianco, se il verdetto delle urne sorriderà al centrodestra, Sabrina Lunardi della Lega Nord. Lunardi, 54 anni, titolare di uno studio di amministrazione immobiliare, è attualmente consigliere comunale nel Parlamentino bustese: proprio lei alle elezioni del 2014 era stata la terza candidata alla poltrona di sindaco accanto a Biondi e Pirazzini.

[pubblicita] La scelta delle quattro anime del centrodestra bustese di correre insieme in vista delle prossime elezioni era già stata ufficializzata nelle scorse settimane. «Da tempo – ha ribadito Pirazzini – abbiamo condiviso molte tematiche politiche che riguardano il nostro territorio: anche se in passato siamo stati divisi per le elezioni, abbiamo sempre avuto linee programmatiche comuni e questo ci ha portato a decidere di scendere in campo uniti».

«Ho scelto di candidarmi per portare una ventata di aria diversa nel paese – ha aggiunto il candidato –, per portare le nostre idee, che sono molto più pragmatiche e molto meno virtuali di quelle che esprime oggi la sinistra, soprattutto su tematiche come sicurezza, famiglia e lavoro. Crediamo di poter mettere in campo un fattore determinante, ovvero il buon senso. Molti di noi, inoltre, sono volti già noti in paese e questo insieme all'esperienza maturata potrà essere un valore aggiunto».

Se per la presentazione del programma, che verrà depositato ufficialmente a giorni, bisognerà avere ancora un po' di pazienza, le prime linee guida della coalizione di centrodestra sono però già chiare: priorità all'ascolto delle persone ed alle necessità del territorio, attenzione alle associazioni e vicinanza ai cittadini, contrasto alla clandestinità e monitoraggio dei siti abbandonati, iniziative per incentivare la partecipazione dei cittadini, per far sì che «il paese non sia un dormitorio ma sia vissuto» e promozione anche economica del paese attraverso servizi ed attività.