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Investimento ferroviario: la riflessione dello psicologo sull’adolescenza

La riflessione all'indomani del tragico incidente ferroviario dove ha perso la vita un 15enne di San Giorgio Su Legnano. 

All'indomani del tragico incidente ferroviario dove ha perso la vita un 15enne di San Giorgio Su Legnano, le cui cause sono ancora al vaglio delle autorità, pubblichiamouna riflessione sui rischi connessi alla delicata fase dell'adolescenza a cura del nostro esperto, Francesco Fisichella, psicologo psicoterapeuta di Legnano.  


Il terribile incidente ferroviario nel quale ha perso la vita la sera del 20 novembre un 15enne di San Giorgio Su Legnano deve farci riflettere.

La riflessione implica una digressione sul valore della vita e nello specifico ci impone un'analisi sul perchè succedono fatti così sconvolgenti. 

Per capirci qualcosa di più dobbiamo entrare nel mondo degli adolescenti ed in particolare cosa significa “adolescenza”

L’adolescenza, è la fase della vita durante nella quale l’individuo conquista le abilità e le competenze necessarie ad assumersi le responsabilità relative al futuro stato di adulto.

Questo periodo di transizione dallo stato di bambino a quello di giovane adulto prevede continue trasformazioni che spesso, dall’esterno, vengono scambiate per volubilità, instabilità, squilibrio. In questo momento della vita gli interrogativi e i dubbi su di sè, le trasformazioni del proprio corpo, i conflitti con i genitori e il bisogno di acquisire una identità rappresentano dei momenti di passaggio che non sono facili e che possono comportare situazioni trasgressive e prove estreme che  hanno la necessità di legittimare se stessi verso gli altri E dimostrare di essere diventati adulti.

I rapidi e consistenti cambiamenti causano una fase di disequilibrio in cui tutto viene rimesso in discussione. 

Ecco perché nell’adolescenza si riscontra il picco di comportamenti antisociali, che tendono a scomparire verso i 18-20 anni. Nell’adolescenza quindi la persona è “presa” da 2 bisogni fondamentali: uno è quello di trovare una propria identità che lo renda “unico” e speciale, l’altro bisogno è quello di appartenenza al gruppo dei pari perché acquisire una identità di gruppo completa il processo della costruzione del proprio Sé.

L’aggregazione in gruppi e soprattutto il bisogno di farsi accettare è una maniera per superare l’esclusione sociale e purtroppo passa per prove e rituali che possono essere trasgressivi, estremi, folli.

In tal senso ecco che nel caso del ragazzo investito dal treno, se dovesse essere confermata l'ipotesi di una "sfida" a rimanere fino all’ultimo momento sulle rotaie, assumerebbe proprio queste connotazioni di significato: se riesco, acquisto credibilità, sicurezza, rispetto.

Fatti tragici come questo devono farci ripensare ad una pedagogia della crescita dove a diverso livello , familiare, scolastico e istituzionale si promuovono iniziative volte a creare “spazi simbolici” dove la parole dell’adolescente venga accolta ma regolata da un limite assolutamente necessario per far si che fatti del genere non accadano piu.

Un limite che funge da semaforo rosso, che salva la vita.

Dott. Francesco Fisichella Psicologo Psicoterapeuta  Legnano

www.francescofisichella.com

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Pubblicato il 22 Novembre 2018
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