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Il vecchio ospedale di Legnano è un “non problema”

L'arch. Luigi Colombo torna alla sua idea originale: "150-200 posti letto in più nel nuovo ospedale potevano fare la differenza senza necessità di spostare nelle RSA i pazienti Covid" TEST SIEROLOGICI ANCHE SUL NOSTRO TERRITORIO MEDICI DI FAMIGLIA EROI PER... NECESSITA'

Un "non problema". La riapertura del vecchio ospedale, secondo l'arch. Luigi Colombo, progettista del nuovo ospedale di Legnano, continua ad essere dibattutta ma il problema è un altro. Quello di "sfruttare al meglio quello che abbiamo già, le altissime  competenze del personale sanitario del nostro ospedale, potenziandolo e sostenendolo, e le strutture moderne ed efficienti esistenti. Da 150 a 200 posti letto in più nel nuovo ospedale potevano fare la differenza con investimenti vicino allo 0 senza necessità di spostare nelle RSA i pazienti Covid".

 [pubblicita] La questione risiede anche in un altro ambito, quello del Centro Congressi rimasto in sospeso: "Nell’area al rustico del Centro Congressi si potevano realizzare 38 posti letto di Terapia Intensiva e Subintensiva con accesso e servizi di accettazione autonomi dai percorsi dell’ospedale, ma collegato funzionalmente, con possibilità di usufruire di tutti i servizi dell’ospedale esistente- prosesgue l'arch. Colombo – . Questo avrebbe permesso e permetterebbe in futuro  di rendere autonomo il percorso e le cure Covid, con le quali dovremo convivere,  ma anche strutturare l’ospedale per eventuali pandemie future in completa sicurezza. Anche solo l’annuale emergenza influenza invernale. Non sarebbe un Intervento Ospedale da Campo come quello in Fiera ma definitivo di potenziamento del nuovo ospedale. Se il personale era a disposizione per l’operazione Fiera poteva ancora di più supportare questa iniziativa".

Da qui un'altra riflessione del progettista legnanese: "Il problema su cui intervenire velocemente, e siamo già in ritardo, è recuperare le attività sospese o rallentate dell’Ospedale. Missione quasi impossibile su cui era necessario intervenire da tempo. La riorganizzazione del servizi territoriali sarebbe il completamento indispensabile e necessario per poter erogare in modo appropriato e complementare i servizi garantiti da questo intervento".

Infine, motivo di delusione, il quasi totale disinteresse dei candidati sindaco legnanesi alle questioni legate alla Sanità, oggi diventati tanto urgenti per una soluzione che dia tranquillità alla cittadinanza . Soltanto Lorenzo Radice si è occupato della vicenda e questo porta l'arch. Colombo ad affermare che "nessuno  ha raccolto la mia proposta del 19 marzo, questa si fattibile e con tempi, costi  e interventi compatibili con le tempistiche dell’emergenza in atto". 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Maggio 2020
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