Accam, i rifiuti ospedalieri potrebbero salvare l’inceneritore
Questo uno degli scenari evocato nel Piano insustriale che sarà discusso nel pomeriggio di oggi, 17 aprile.
I rifiuti ospedalieri potrebbero salvare i conti di Accam. È questo infatti uno scenario evocato anche dal Piano Industriale che sarà presentato oggi pomeriggio – venerdì 17 aprile – agli azionisti, vale a dire ai Comuni, in un’assemblea ordinaria convocata per le 17 negli uffici di via per Arconate.
Le linee strategiche sono quelle già tracciate nell’assemblea del 28 febbraio 2020, che teneva conto del danno (diretto e indiretto) causato dall’incendio del 14 gennaio (un danno da 3milioni di euro) ma anche dell’uscita dall’affidamento in house, che fa sì che nei forni di Accam finiscano oggi in automatico e senza gara i rifiuti di tutti i Comuni soci.
L’ipotesi nel piano è che i conferimenti di rifiuti solidi urbani vadano riducendosi dal 43% del 2019 al 27 del 2020, fino al 19% calcolato sugli anni successivi. E per compensare la perdita l’ipotesi è appunto che aumenti il trattamento dei rifiuti ingombranti (che salirebbero, in percentuale, dal’8% del 2019 al 14% nel 2023) e soprattutto i rifiuti speciali e sanitari, che passerebbero dal 16% dello scorso anno al 44-45% nei prossimi anni, fino al 2027.
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