Processo Fratus, parla Lazzarini: «Nessuna “ingerenza”, cercavamo i più competenti»
L'ex assessore legnanesese, Chiara Lazzarini ha parlato per la prima volta dopo gli arresti, interrogata dal Pm Nadia Calcaterra nel processo Piazza Pulita.
«Il nostro unico interesse è sempre stato quello di cercare persone competenti e capaci». A parlare, per la prima volta dopo gli arresti dello scorso maggio, è l'ex assessore legnanese, Chiara Lazzarini sentita oggi, 10 gennaio, dal Pm Nadia Calcaterra nel processo Piazza Pulita. Si è avvalso invece della facoltà di non rispondere l'ex sindaco Gianbattista Fratus mentre sarà sentito nella prossima udienza l'ex vicesindaco Maurizio Cozzi. Tutti e tre sono accusati di turbativa di gara, mentre Fratus anche di corruzione elettorale. A tutti e tre sono stati revocati i domiciliari lo scorso 19 dicembre.
In oltre cinque ore di interrogatorio Lazzarini ha cercato di chiarire la sua posizione rispondendo alle incalzanti domande dell'accusa.
[pubblicita] Sulla sua "ingerenza" nel Comune, ancora prima di diventare assessore, Lazzarini ha spiegato che il suo ruolo di coordinatore politico cittadino di Forza Italia le imponeva di relazionarsi con la giunta per rendere conto al partito dell'avanzamento del programma, ma che non concorreva nelle decisioni comunali, delle quali prendeva solo atto e che non si occupava operativamente dei bandi comunali. L'ex sindaco Fratus, inoltre, visto il profilo professionale di Lazzarini le chiese consulenze gratuite e tecniche. Come è avvenuto per la realizzazione della Fondazione Arte Cultura la cui nascita venne bloccata dagli arresti.
L'ex assessore ha risposto anche sull'ex direttore organizzativo del Comune, Enrico Barbarese, la cui nomina secondo l'accusa sarebbe stata manipolata, spiegando che «tutte le forze politiche volevano un direttore organizzativo competente, capace e preparato» e che l'obiettivo era quello di cercare persone che potessero partecipare alla selezione. «Io non ho preso decisioni perché la nomina poi spettava al sindaco».
Lazzarini ha poi dichiarato di non avere avuto rapporti con l'ex presidente Catry Ostinelli, prima che questa venisse indicata per la presidenza del Cda di Amga «valutando le sue competenze su curriculum vitae». Anche di fronte ad una intercettazione riguardante Ostinelli in cui dichiarava «bisogna pilotarla questa qui deve essere una che gli dici fai così e fa così, che vi spiffera tutto», Lazzarini si è difesa spiegando che per «pilotarla» intendeva «introdurla nell’azienda e farle conoscere tutto». «A noi interessava garantire l’indipendenza», ha poi aggiunto. Quindi secondo l'imputata Ostinelli non li avrebbe "supportati" nel decidere la nomina del direttore generale di Amga per la quale sono accusati. Lazzarini ha precisato di non avere «mai trasmesso e neppure modificato il bando per il direttore generale di Amga» che a suo parere aveva requisiti troppo soggettivi e per questo lo aveva segnalato all'amministrazione. Il Pm ha quindi insistito sulla sua partecipazione ai colloqui dei possibili candidati.
Infine per quanto riguarda la nomina di Martina Guidi (figlia del candidato sindaco Luciano Guidi che avrebbe appoggiato Fratus in cambio della nomina della figlia) Lazzarini ha spiegato di conoscerla in quanto avvocato ma di non essere sua amica e che come partito (Forza Italia) non avevamo interesse su quella nomina fiduciaria riportando una esortazione dell'ex sindaco: «Se i tuoi ti rompono… spiega che era un mio accordo politico preelettorale»
Valeria Arini e Gea Somazzi
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