Arresti a Legnano, Fratus: “Solo adesso conosco alcune circostanze”
Oltre sei ore di interrogatorio per il primo cittadino dimissionario - Il GIP intanto ha deciso: Cozzi resta in carcere
Nella foto in copertina, ripresa da Varesenews.it , Fratus accompagnato dall'avvocato Cacucci entra al Tribunale di Busto Arisizio
Oltre sei ore di interrogatorio per Gianbattista Fratus: dopo l'ex vicesindaco Maurizio Cozzi, anche il primo cittadino dimissionario è stato ascoltato giovedì 23 maggio dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra che coordina l'inchiesta.
L'interrogatorio del primo cittadino, che lunedì 20 maggio era stato ascoltato dal GIP Piera Bossi, si è concluso intorno alle 19, dopo l'analisi dei reati contestati e di vari passaggi dell'ordinanza che una settimana fa ha fatto scattare gli arresti domiciliari per Fratus e per l'ex assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini e ha portato in carcere Cozzi.
[pubblicita] Il primo cittadino dimissionario «ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte – spiega Maira Cacucci, legale di Fratus – ed ha chiarito di aver sempre agito nell'esclusivo interesse del Comune di Legnano». Durante l'interrogatorio, inoltre, Gianbattista Fratus ha precisato di «essere venuto a conoscenza di alcune circostanze solo dalla lettura degli atti di indagine».
Il confronto odierno sarebbe stato più sereno e pacato di quello che mercoledì 22 maggio ha visto protagonista il vice sindaco. L’ultima ad essere sentita sarà domani Chiara Lazzarini. Intanto per Maurizio Cozzi il GIP ha deciso di confermare la custodia cautelare in carcere.
All'ex primo cittadino gli inquirenti contestano la turbata libertà degli incanti e la turbata libertà di scelta del contraente in relazione a quanto emerso dalle indagini sulla selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo di Palazzo Malinverni e sulla nomina del direttore generale di Amga. A Fratus viene inoltre contestata la corruzione elettorale per un accordo che avrebbe stretto in sede di ballottaggio con uno dei candidati sconfitti al primo turno (Luciano Guidi), in virtù del quale, in cambio di appoggio, il sindaco avrebbe promesso la nomina di lui o altra persona in una municipalzzata: nomina poi concretizzata con l'ingresso della figlia del candidato escluso nel CdA di Aemme Linea Ambiente
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