“Legnano racconta l’Alfa Romeo” chiude con 4200 visitatori
Progettato appositamente il logo dal tatuatore milanese Stefano “Stizzo”, con la fusione della figura di Alberto da Giussano, simbolo di Legnano, e del marchio dell’azienda milanese.
Grande successo di pubblico per Legnano Racconta l’Alfa Romeo, inedita mostra organizzata dal Comune di Legnano Assessorato alla Cultura, in collaborazione con FCA Heritage – Alfa Romeo Classiche e Alfa Blue Team e curata dai fratelli Giuseppe e Massimo Colombo.
L’esposizione, inaugurata lo scorso 22 settembre e conclusa domenica 28 ottobre, ha infatti totalizzato oltre 4200 visitatori nell’arco dei 6 weekend di apertura.
Numerosi i partecipanti alle visite guidate, alle proiezioni di film sull’automobilismo sportivo, ai laboratori che hanno visto protagonisti i due illustratori di fama internazionale Giorgio Alisi e Antonio Molino (quest’ultimo ha dipinto su una tela di 10 mq l’Alfetta 158 in scala 1:1), al raduno della domenica d’apertura, organizzato da Alfa Romeo Club Milano, che ha visto sfilare per le vie della città una quarantina di bellissime vetture storiche del Biscione. Non ultimo, l’evento di live painting, con l’artista Francesco Scapolatempore, in arte “SirSkape”, che ha realizzato dal vivo un’opera pittorica dedicata all’Alfa Romeo.
«La riuscita dell’evento espositivo – commenta l’assessore alla Cultura Franco Colombo – è certamente dovuta alla qualità, alla varietà e alla peculiarità del materiale esposto ma anche alle motivazioni di fondo. La mostra infatti ha toccato vari aspetti del mondo dell’auto, sia culturali che economici e sociali. I visitatori hanno così potuto ripercorrere, attraverso la storia ultrasecolare dell’azienda milanese, i personaggi legati al marchio del Biscione, a cominciare dal grande progettista Giochino Colombo, legnanese doc, papà della mitica Alfetta 158, prima vettura campione del mondo di Formula 1 nel 1950; gli ambienti lavorativi degli stabilimenti del Portello e di Arese; i modelli che si sono succeduti dagli anni 30’ agli anni ’70 del Novecento; la pubblicità; il marketing e, naturalmente le corse».
Numerosi sono stati infatti i contributi all’esposizione, che hanno valorizzato il legame tra la Città del Carroccio e l’Alfa: la Fratelli Cozzi, storica azienda del territorio, con la documentazione proveniente dal proprio museo; Favaro Arredamenti, con le pompe di benzina d’epoca; Modellistica del Carroccio con la stupenda selezione di modellini in scala; Garage Gasparri con le targhe originali dei loghi storici dell’Alfa Romeo; fino, naturalmente, alle splendide fotografie provenienti dal Centro Documentazione Alfa Romeo di Arese, stampate in fine art da AFI – Archivio Fotografico Italiano e, da ultimo, le magnifiche vetture esposte, offerte da collezionisti privati.
«Per noi, così come per l’Amministrazione comunale di Legnano, è stata una specie di scommessa imbastire questa mostra – sottolineano i curatori Giuseppe e Massimo Colombo – in quanto non avevamo idea di come il pubblico potesse rispondere alla narrazione di un’avventura, gloriosa ed esaltante come quella dell’Alfa, ma legata a un passato ormai piuttosto lontano. Doppia quindi la soddisfazione nel vedere tanto interesse da parte dei visitatori, non solo appassionati di auto, tanti giovani e giovanissimi. Ci sembra così di avere centrato l’obiettivo che ci eravamo proposti. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’iniziativa, contribuendo a tenere vivo il mito dell’Alfa Romeo».
Molto apprezzati anche i video storici che hanno raccontato le vicende sportive dell’Alfa Romeo, il bookshop presso il quale sono stati resi disponibili un ricco assortimento di volumi sulla storia e sui modelli dell’Alfa e della fotografia. Non solo. La mostra infatti ha avuto anche un logo progettato appositamente, realizzato dal tatuatore milanese Stefano “Stizzo”, con la fusione della figura di Alberto da Giussano, simbolo di Legnano, e del marchio dell’azienda milanese.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.