Autorita' civili, militari e cittadini, il 2 giugno 1946 il popolo italiano, con un referendum, fu chiamato ad esercitare in liberta' il diritto di voto che fu esteso per la prima volta anche alle donne, optando per la nascita della repubblica italiana.

Troppo compromesse erano le istituzioni che si erano rese complici della dittatura fascista e avevano condotto il paese alla catastrofe della seconda guerra mondiale, salvo poi abbandonare, esercito e popolazione, all'indomani dell'8 settembre, quando la situazione precipito' definitivamente.

Quel giorno gli elettori non si limitarono a scegliere la forma istituzionale che avrebbe dovuto reggere le sorti del nostro paese di li in avanti, ma anche chi avrebbe scritto la legge fondamentale della repubblica , la costituzione, frutto di un anno e mezzo di lavoro dell'assemblea costituente.

Una impresa difficile trattandosi di trovare un compromesso che tenesse conto dei valori, delle aspirazioni politiche e dei contributi eterogenei che avevano alimentato la vittoriosa resistenza al nazifascismo.

Operazione riuscita perche' ancora oggi, con poche modifiche intervenute nel corso degli anni, la costituzione e' legge fondamentale che regola la vita pubblica e istituzionale del nostro paese.

Come comune cittadino non posso negare che l'ordinamento della repubblica necessitI di alcuni aggiornamenti e correzioni al fine di adeguare il sistema delle garanzie democratiche e costituzionali ai profondi mutamenti gia' avvenuti nella struttura del nostro sistema istituzionale, ( si pensi ad esempio ai molteplici cambiamenti politici dovuti alla modifica dei sistemi elettorali).

La classe politica, per il bene del nostro paese, si e' finalmente dotata di una forma di governo si spera efficace ed autorevole e ancora piu' democratica, cioe' capace di garantire nel contempo partecipazione dei cittadini, rappresentativita' delle istituzioni, celerita' ed efficienza nell'azione di governo, per meglio tutelare gli interessi generali e per dare una soluzione ai numerosi ed onerosi problemi della comunita' nazionale.

Bisogna essere consapevoli che si devono affrontare con determinazione le sfide della competizione globale, dei grandi flussi migratori, delle necessarie innovazioni tecnologiche, produttive ed infrastrutturali.

Riforme in particolare che abbassino le tasse ed incentivino il lavoro soprattutto a tempo indeterminato. quello precario e' in continuo aumento e crea incertezze nel futuro da parte delle nuove genberazioni. riforme che da molte parti si invocano ormai da troppo tempo e mai completamente realizzate.

Oggi pero' ci sono buone notizie perche', impantanati da tempo in mezzo ad una crisi di sistema che necessitava di una buona dose di volonta', un governo politico si e' costituito con le migliori intenzioni a dare una svolta di cambiamento.

Comunque e' l'italia seria e perbene che festeggiamo oggi, della gente comune che si adopera con sacrificio per il bene della propria famiglia e della comunita', con gesti generosi e solidali, consapevole di avere dei doveri verso il prossimo qualunque esso sia.

Rivolgo un pensiero riconoscente ai caduti e ai loro familiari delle operazioni militari internazionali a sostegno della pace, in somalia, monzambico, irak, balcani, libano ed in particolare afghanistan.

Viva la repubblica. Viva l'Italia.

Antonio Cortese, presidente Associarma