La nuova Biblioteca sarà al “Falcone – Borsellino”
Non un deposito di libri senza vita, ma uno spazio culturale e sociale in costante "dialogo" con l'ambiente esterno.
Non un deposito di libri senza vita, ma uno spazio culturale e sociale in costante "dialogo" con l'ambiente esterno. Sarà così la biblioteca che la giunta Fratus intende realizzare al Parco Falcone Borsellino di Legnano attraverso un bando internazionale da circa 5 milioni di euro. «La nuova "casa" dei libri – spiega l'assessore alle Opere Pubbliche Laura Venturini – sarà una struttura polifunzionale che andrà a completare il centro cittadino dedicato alla cultura».
Proprio oggi, venerdì 20 aprile, è stato presentato il documento tecnico finalizzato a dettare gli indirizzi per avviare la progettazione di fattibilità tecnica ed economica per l'edificazione della nuova biblioteca di Legnano. A spiegare nel dettaglio il documento, l'assessore Venturini, con il sindaco Gianbattista Fratus e l'ingegner Edoardo Maria Zanotta, alla guida dell'Ufficio Opere Pubbliche.
Saranno 2.200 metri quadri di spazio sviluppati in altezza su uno spazio pari a 990 metri quadri di area verde.
L'Ufficio Opere Pubbliche seguirà il progetto di fattibilità tecnica ed economica, fase che terminerà con l'emissione di un bando di rilevanza europea per affidare la stesura del progetto ad un archistar.
Lo skyline che caratterizza l'urbanistica dell'area non sarà stravolto. «Tutte le visuali prospettiche non saranno ostruite. L'edificio, che comporta un consumo limitato di suolo, non sarà un elemento disarmonico con il resto dello spazio – spiega l'assessore Venturini -. Sarà una biblioteca innovativa e ad altissima sostenibilità energetica: puntiamo ad ottenere una certificazione di sostenibilità energetico-ambientale. Insomma, vogliamo che diventi un fiore all'occhiello: una struttura riconoscibile, un simbolo per la città. Un edificio caratterizzato dalla trasparenza perchè crediamo sia importante dare la possibilità agli utenti di guardare all'esterno e allo stesso tempo permettere ai passanti di poter vedere all'interno della biblioteca».
Questi alcuni modelli a cui si è ispirata la giunta Frantus: il MABIC di Maranello, progettata dallo studio Arata Isozaki & Andrea Maffei, la biblioteca ideata da Cino Zucchi nella vicina San Donato Milanese, oppure il BLA di Fiorano Modenese pensato come centro culturale e, infine, il centro civico di Arese.
«Come avrete capito non sarà una semplice biblioteca, bensì un punto d'incontro – afferma l'ingegner Zanotta – L'edificio presenterà un piano fuori terra e potrà "appoggiarsi" all'attuale palazzina che si affaccia su Largo Tosi».
Saranno 125 i metri lineari di "scaffali aperti" dove sarà esposto il patrimonio documentale, che oggi arriva a circa 70mila documenti con prospettiva di crescita, entro 20 anni, sino a 180mila. Previste anche 150 postazioni di lettura e per la navigazione su internet. «Al suo interno – spiega Zanotta – sono previsti spazi ludici arredati con poltrone. Non mancherà una caffetteria e anche una zona per convegni»
Un edificio che, per certi versi, completerà la visione dell'architetto Renzo Piano quando progettò la riqualificazione dell'ex Cantoni. «Questo complesso verrà realizzato esattamente nel punto in cui Piano intendeva collocare una struttura che non fu mai costruita – spiega l'ingegner Zanotta -. La nuova biblioteca sarà più accessibile, essendo in centro, a 130 metri dalle fermate del pullman e vicina al centro storico ciclo-pedonale: con la riqualificazione della Ztl sarà collocato un deposito per le bici di circa 70 posti, senza contare che a pochi metri c'è il posteggio pubblico interrato».
Perciò, tra pochi anni i legnanesi potranno consultare libri in un centro culturale polivalente come "vuole" la modernità.
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