Impianto Forsu, nel 2018 partono i lavori
Intanto, il progetto verrà portato "in tour" in città con una serie di incontri nei quartieri per farlo conoscere alla cittadinanza
Nell'immagine in copertina, da sinistra: Stefano Migliorini, responsabile del procedimento; Olindo Garavaglia, process manager; Lorenzo Fommei, direttore generale Aemme Linea Ambiente; Sabrina Piccaluga, business developer Asja Ambiente Italia SpA; Gianbattista Fratus, sindaco di Legnano; Giovanni Geroldi, presidente Amga Legnano SpA; Jody Olivero, business developer Asja Ambiente Italia SpA.
Sta per scoccare l'ora dell'impianto Forsu di via Novara: dopo che nei mesi scorsi è stata aggiudicata la gara di appalto ed è arrivata la firma al contratto di concessione, con il nuovo anno dovrebbero prendere il via i lavori di costruzione dell'impianto, che entro il 2019 verrà poi terminato, collaudato e messo in funzione.
Intanto, i tecnici di Asja Ambiente Italia SpA e di Tecnologie Ambientali S.r.l. – il raggruppamento temporaneo d’imprese che si è aggiudicato l’appalto -, Amga e l'amministrazione comunale si preparano a portare il progetto "in tour" nei diversi quartieri cittadini per farlo conoscere alla popolazione e mettersi a disposizione dei cittadini per fornire tutti i chiarimenti del caso. E si parte già nella serata di domani, martedì 5 dicembre, con un incontro aperto a tutti nella sala consiliare di Palazzo Malinverni.
L'impianto, che costerà circa 19 milioni di euro e si estenderà su un'area complessiva di 33mila metri quadri accanto alla piattaforma ecologica, sarà destinato alla trasformazione della frazione organica in energia rinnovabile e fertilizzante naturale attraverso un processo di digestione anaerobica, dal quale si otterranno sia biogas che digestato. Il biogas, anzichè essere bruciato sul posto per produrre calore ed energia elettrica come era inizialmente previsto dal progetto posto a base di gara, verrà raffinato per portarlo ad avere caratteristiche equivalenti al metano che circola nelle tubature cittadine, così che possa essere immesso in rete. Il digestato, invece, verrà inviato al compostaggio insieme al verde per la produzione di compost di qualità. Rispetto alla base di gara, poi, la tecnologia alla base del funzionamento dell'impianto permetterà una sensibile riduzione del consumo di acqua.
Per abbattere al massimo l'impatto ambientale, i capannoni all’interno dei quali arriveranno i rifiuti saranno sottoposti a depressione e l'aria sarà trattata con biofiltri 24 ore su 24, con il risultato che non ci sarà mai contatto diretto tra l'aria esterna e quella interna al capannone, riducendo al minimo la possibilità di emissioni odorigene. L'impermeabilizzazione delle aree di transito dei mezzi di trasporto e la creazione di barriere tra la falda e il terreno su cui poggia l'impianto, inoltre, impediranno possibili contaminazioni della falda acquifera. E poichè anche l'occhio vuole la sua parte, ci sarà una particolare attenzione all'estetica, con la realizzazione di orti urbani e piccole serre che scolaresche e cittadini potranno visitare e di una piccola piazza dove si potrà sostare durante la visita.
L'impianto mira a diventare un punto di riferimento per il ciclo dei rifiuti dell'intero Alto Milanese, garantendo il recupero di circa 40mila tonnellate all'anno di FORSU e di 12.400 tonnellate all'anno di verde. L'impatto sul traffico dei mezzi che si recheranno in via Novara, tuttavia, dovrebbe essere trascurabile: la variante proposta dall'aggiudicatario, infatti, ha introdotto una via parallela di scorrimento, che porterà i mezzi all’ingresso dell’impianto ad accodarsi direttamente all'interno dell'impianto e non sull'arteria cittadina.
La concessione, che frutterà ad Amga Legnano 116mila euro all'anno, avrà durata ventennale, ma l'orizzonte temporale ampio non porterà l'impianto a diventare obsoleto: il contratto di concessione prevede infatti che periodicamente vengano svolte tutte le necessarie operazioni di manutenzione, ed apre a possibili implementazioni. Una possibilità concreta, ad esempio, è quella di realizzare un impianto di distribuzione stradale di biometano quando il carico di utenza da soddisfare sarà adeguato.
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