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Housing sociale, Palazzo Malinverni all’opera per il riordino

A spiegare gli interventi che l'amministrazione sta portando avanti, l'assessore Ilaria Ceroni

In copertina, un'immagine di repertorio di un edificio destinato all'housing sociale in viale Cadorna.


Le grandi pulizie, solitamente, sono appannaggio della stagione primaverile. Per l'housing sociale legnanese, invece, il momento delle "grandi pulizie" è arrivato in questi mesi, a cavallo tra l'autunno e l'inverno.

L'assessorato alle politiche sociali guidato da Ilaria Ceroni proprio in queste settimane ha iniziato una vasta operazione di riordino dell'edilizia residenziale sociale nella Città del Carroccio, finalizzata a «capire quale sarà l'housing sociale del futuro a partire dalla conoscenza dei bisogni del passato, senza i quali sarebbe impossibile definire quante risorse è necessario mettere a budget a questo scopo».

Nel mirino di questa "campagna d'autunno", il ritorno «alla mission, alla caratteristica fondamentale dell'housing, che prevede delle tempistiche ed una progettualità che permetta di avviare la risoluzione di situazioni di emergenza abitativa, ma non è da confondere con l'edilizia residenziale pubblica». 

«Per l'housing sociale il Comune di Legnano ha una convenzione con l'associazione Cielo e Terra, al momento nostro unico partner, per un corrispettivo di 300mila euro  spiega l'assessore alla partita Ilaria Ceroni –. Quando mi sono insediata nell'assessorato, ho trovato l'housing sociale in una situazione di emergenza, in un contesto, peraltro, di emergenza abitativa generale (per il servizio più recente sulla situazione delle case ALER, clicca qui): la situazione era satura e non c'era organizzazione. Venivano ospitati, a fronte di un corrispettivo di 130mila euro – 70mila dei quali, fortunatamente, siamo riusciti ad ottenerli tramite lo stanziamento di fondi regionali – numerosi nuclei extra convenzione, messi lì con criteri lontani da quelli propri dell'housing sociale per seguire la linea politica del "non mettere in strada nessuno" che ha portato ad usare questo strumento come contenitore dove mettere di tutto un po'. Per questi nuclei, invece, si sarebbe potuto fare uno studio, magari insieme ad altri Comuni, e valutare il modo migliore per affrontare la situazione​»

I numeri dell'housing sociale, soprattutto in questo momento di riordino, sono in continua evoluzione, ma per farsi un'idea della situazione, basti pensare che «dal 2015 – come chiarisce l'assessore alla partita – si è verificato un incremento, in ulteriore crescita nel 2016, con serie difficoltà nel gestire la progettualità richiesta per l'accesso all'housing. Nel  2017 è stato quindi necessario iniziare una verfica puntuale ed attenta, che da settembre ha condotto ad una rivalutazione complessiva degli ospiti da anni presenti».

Ed alla decisione di partire "alla carica" per il riordino. «Senza un'analisi dettagliata e attenta dei servizi a disposizione e dell'utilizzo che se ne fa – prosegue Ilaria Ceroni –, come si fa a comprendere i bisogni? Di fronte al "mescolamento" di ogni servizio, ad una confusione di tipo organizzativo dettata dalla linea politica, alla mancanza di programmazione e di controllo, capire è impossibile. Quindi stiamo portando avanti delle valutazioni congiunte con i servizi sociali e con l'associazione Cielo e Terra, analizzando attentamente le situazioni e ricontrollando gli ISEE per individuare le persone dimissibili, fermo restando che dove ci sono bambini ed anziani non verranno dimessi. Quando avrò compreso i vari bisogni cercherò poi di correggere e di intervenire in maniera pesante laddove il Comune di Legnano ha necessità di investire risorse per i cittadini. Ci sarà un lavoro ferreo per definire la convenzione punto per punto e anche quale sarà la lettera che sarà fatta firmare a chi entra in housing: è una questione di trasparenza e correttezza nei confronti del cittadino, che in questo modo saprà che si tratta di una soluzione temporanea e non di una casa»

«Per tutto questo lavoro – conclude l'assessore – devo ringraziare la mia dirigente Elena Bottini che sta facendo un grande lavoro, mi sopporta e supporta giorno e notte in questo controllo gestionale attento e mirato, è a tutti gli effetti il mio braccio destro. Un ringraziamento va anche ai servizi sociali, che rispondono molto bene al dirigente ed alle linee di indirizzo».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Novembre 2017
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