Valentina Giudizio è una legnanese che lavora da diversi anni all’estero, per un’organizzazione svedese (Lighthouse Relief) e ora si trova in Grecia per operare nel campo profughi di Ritsona. Ha scritto alla nostra redazione per raccontarci di una realtà piuttosto lontana dalla nostra che tutti dovrebbero conoscere; ma soprattutto per parlarci di un’interessante iniziativa che desidera ampliare. Valentina parla del suo lavoro,di quello che ogni giorno lei e i suoi colleghi fanno per aiutare i migranti.

«Operiamo a Ratson con programmi di supporto psicosociale e sull'isola di Lesbo, dove abbiamo un team di volontari che si occupa dell'avvistamento, supporto sbarco ed accoglienza di rifugiati, richiedenti asilo e migranti che attraversano il mare»,questa la testimonianza di Valentina Giudizio che si trova attualmente nello Youth Engagement.  All'interno del campo c'è inoltre uno spazio dedicato a tutti i residenti del campo che hanno un età compresa tra i 16 e i 25 anni di età, una fascia che viene spesso lasciata indietro dai programmi di supporto, sviluppo e resilienza delle ONG o delle istituzioni greche: «In questo spazio – spiega la giovane legnanese – i residenti, estremamente talentuosi, sono liberi di esprimere sentimenti, paure, rabbia attraverso l'arte, il racconto e la creatività. Abbiamo un container espressamente dedicato al disegno, alla pittura su tela, su carta, pittura con spray, produzione di artefatti in creta».

Come sottolinea Valentina, i ragazzi del campo si occupano di diverse attività in particolare del Ritsona Kingdom Journal un giornale mensile che si occcupa dell’ideazione e della stesura dei pezzi (fatti dagli stessi ragazzi del campo), preparazione degli articoli e trascrizione in arabo. Alcuni membri dello staff seguono l'impaginazione online del giornale, mentre Valentina si occupa della revisione in arabo e in inglese e della traduzione dall'arabo. «Lighthouse Relief ad oggi, ha pubblicato tre uscite, stiamo lavorando alla quarta in queste settimane – sottolinea Valentina che vorrebbe poter espandere il numero di lettori e rendere il contenuto del giornale il più accessibile possibile – I nostri ragazzi e ragazze sono magnificamente creativi, e sarebbe bello, per la nostra ONG e per me, in quanto legnanese, che i miei concittadini venissero a conoscenza di questa bellissima iniziativa!».