Mauro Venegoni, ricordato il martire della Resistenza
Annuale cerimonia al cippo di Cassano Magnago Il discorso integrale del sindaco Gianbattista Fratus
Mauro Venegoni, partigiano legnanese medaglia d'oro al valor militare, vive ancora nel ricordo: domenica 29 ottobre, davanti al cippo commemorativo a Cassano Magnago, si è tenuta la manifestazione per il 73° anniversario dell'uccisione. Venegoni è stato impegnato, oltre che sul piano politico, nelle lotte sindacali. Al suo fianco, i fratelli Pierino, Carlo e Guido (Qui la storia di Mauro Venegoni nel ricordo di Renata Pasquetto e Giancarlo Restelli).
Il discorso ufficiale è stato tenuto dal sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus, che ha ricordato proprio il fatto che si trattava del suo primo intervento pubblico dopo l'elezione del giugno scorso: "e iniziare in questo luogo con un forte valore ideale e simbolico – ha ricordato il primo cittadino legnanese – mi impone una riflessione profonda che davvero vorrei condividere con voi, mi sprona, come rappresentante delle istituzioni, a dedicare energie, risorse e impegno affinché i valori per cui Mauro Venegoni è vissuto ed è morto siano sempre vivi nel presente e soprattutto nel futuro delle nuove generazioni".
Tenere vivi i valori del martirio di Venegoni e tanti altri partigiani per non cadere nell'errore dell'indifferenza civile, è stato l'appello principale nel discorso di Fratus che ha spiegato: "Sono consapevole, tuttavia, che per rendere attuali ancora oggi i valori per i quali Mauro ha sacrificato la sua giovane vita occorre che li testimoniamo pubblicamente, li rendiamo operanti nella nostra esistenza e nella società in cui ci troviamo. Per questo dico grazie a quanti che, anno dopo anno, non hanno voluto mancare a questo appuntamento, in modo particolare alle sezioni A.N.P.I. di Legnano, Busto Arsizio e Cassano Magnago e tutti i Comuni e le associazioni: è grazie a loro se il ricordo del sacrificio di Mauro è ancora così vivo nel territorio dove lui ha vissuto. E’ grazie a loro che si combatte “l’indifferenza” che è il rischio più grande nel quale possiamo oggi cadere, allorché per comodità abbassiamo il livello di guardia e ci lasciamo scorrere accanto gli eventi, senza riuscire a viverli da protagonisti, a sostenere di fronte a tutto e a tutti le idee di libertà, giustizia, uguaglianza che devono ispirarci".
Con Fratus, presenti diversi altri sindaci e esponenti di amministrazioni comunali del territorio, hanno pronunciato un loro messaggio Alessandro Pollio Salimbeni vice presidente nazionale Anpi (premiato con una medaglia dal Comune d Busto Arsizio) e il presidente dell'Anpi Legnano Primo Minelli.
Immagini a cura di Luigi Frigo
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