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Torna ai parenti la gavetta di Giovanni Caldiroli

Ritrovata dopo 75 anni in Albania da cinque giovani di Val Bondione...

Riceviamo e pubblichiamo:

Matteo Rodari, Matteo Zanga, Paolo Cortinovis, Giulio Lazzarini ed Enrico Lazzarini sono cinque giovani di Val Bondione che il giorno 9 aprile 2015 alle ore 13.00 sul Çuka Fecit (Mali Tabajan), quota 1045 m. e in coordinate geografiche N 40 25.550 – E 20 10.952; posizioni, queste, tenute dal 77° RGT Lupi di Toscana, hanno trovato alcuni reperti appartenuti al Reggimento dislocato in Albania, fra cui una gavetta che, dopo lunghi accertamenti, è risultata appartenuta dal caduto sangiorgese Caldiroli Giovanni. Nessun resto umano nelle vicinanze. Presumibilmente, dopo gli scontri compiuti dai Lupi di Toscana nei giorni che vanno dal 10 al 16 gennaio 1941, per arrestare l’avanzata Greca in territorio Albanese, i caduti del 77°RGT sono stati abbandonati ordinatamente in quel luogo data l’impossibilità a trasportarli. Solo durante la primavera/estate del 1941 sono stati sepolti; infatti, reparti della Divisione Cacciatori delle Alpi nell’aprile del 1941, in avanzata sul Mali Tabajan, incontrarono i resti insepolti dei "Lupi" a ranghi allineati. Negli anni ‘60 il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti ha individuato la maggior parte dei punti di sepoltura ed ha rimpatriato i resti sistemandoli nel Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari.

La gavetta è stata consegnata il 5 marzo 2017 al nipote di Giovanni Caldiroli, Alfonso, con la moglie Marina Ferrari, presso la Sala Consigliare di San Giorgio su Legnano, alla presenza del Sindaco Walter Cecchin, dell'Assessore Claudio Ruggeri, del Consigliere Comunale Roberto Garavaglia e del Presidente dell'ANPI Roberto Mezzenzana. Quest'ultimo sta realizzando una ricerca storica sulla seconda guerra mondiale "San Giorgio su Legnano Non Dimentica", patrocinata dall'Assessorato alla Cultura, e ha messo in contatto Enrico Lazzarini con i famigliari di Giovanni Caldiroli.

I cinque giovani della Val Seriana non solo hanno visitato i luoghi teatro di aspri scontri durante la seconda guerra mondiale, ma hanno anche raccolto alcune testimonianze sul posto: «Nostro nonno Giacomo Rodari – dice Giulio Lazzarini – ci aveva sempre parlato della guerra in Albania, e spinti da Enrico, ci siamo messi in viaggio con un fuoristrada, le tende in cui dormire, alla ricerca delle tracce dei luoghi dove si svolsero i combattimenti durante la seconda guerra mondiale in Albania, per conoscere qualcosa di più sulla storia dei nostri nonni," Aggiunge Enrico: "Abbiamo anche effettuato alcune ricerche con le quali siamo riusciti a localizzare i punti esatti dei combattimenti. Le cartografie storiche che abbiamo trovato negli archivi avevano qualche inesattezza, ma siamo riusciti comunque a trovare i posti esatti. E' stato anche difficile risalire a Giovanni Caldiroli, sulla gavetta, che era in dotazione ai "Lupi di Toscana" c'erano solo due iniziali: C.G. Abbiamo cercato nell'elenco dei caduti del 77 Reggimento "Lupi di toscana" chi aveva nome e cognome che iniziavano con le due lettere e infine siamo risaliti al caduto sangiorgese: Caldiroli Giovanni». Dall’esperienza è stato realizzato un filmato che è stato proiettato in Sala Consiliare. 

Alfonso Caldiroli afferma: "L'altro zio, Padre Luciano (nella foto), gesuita, fratello di Giovanni, andò in Albania a recuperare i poveri resti e li riportò in Italia, tumulandoli nella tomba di famiglia al Cimitero di Legnano. Questi ragazzi sono stati fantastici, hanno trovato la gavetta e hanno voluto portarcela. Ora la metteremo vicino al quadro che ritrae zio Giovanni".

La moglie Marina Ferrari ricorda: "Zio Luciano è morto il 5 febbraio 2017 all'età di 100 anni, e sarebbe stato contento di vedere la gavetta appartenuta al fratello. Negli ultimi giorni di vita chiamava spesso Giovanni. E qualche giorno dopo la sua morte ci ha contattato Mezzenzana. Ed ora la consegna della Gavetta: una fortissima emozione. Ci ritroveremo con tutti i parenti." 

CALDIROLI GIOVANNI di Pietro nato a San Giorgio su Legnano il 5-8-1920 DISPERSO ALBANIA il 13-1-1941 a COSTONE CAIZA 77^ Fanteria "LUPI di TOSCANA" Il certificato di morte rilasciato dal Reggimento dei "Lupi" riporta che Giovanni Caldiroli morì mentre recava un ordine al suo reparto. 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Marzo 2017
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