Fratus su Ikea: «Legnano esclusa per l’attendismo della giunta»
Il consigliere leghista si augura solo che i 60 giorni previsti per le osservazioni possano servire per stravolgere il progetto...
Riceviamo e pubblichiamo
In merito alla pubblicazione della Vas (Valutazione Ambientale Strategica) da parte dei Comuni di Cerro Maggiore e di Rescaldina, relativa al Progetto Ikea, che di fatto esclude il Comune di Legnano (Qui il nostro servizio), è intervenuto il Capogruppo della Lega Nord di Legnano, Gianbattista Fratus:
«Dalle notizie apprese – commenta il Capogruppo Fratus - il Comune di Legnano viene totalmente escluso dallaccordo di programma relativo al progetto Ikea, nonostante tutte le ripercussioni negative che da un punto di vista non solo viabilistico ricadranno pesantemente su tutta la nostra città. A questo aggiungiamo il danno economico, legato alla chiusura inevitabile dei negozi di vicinato schiacciati da un colosso di 138.000mq si superficie di copertura, così come alla conseguente perdita di numerosi posti di lavoro. Io stesso in Consiglio Comunale avevo sollecitato la Giunta di Legnano a farsi sentire ma il mio appello è rimasto inascoltato. Ora i fatti mi hanno dato ragione: quanto sta accadendo spiega Fratus – è anche colpa dellattendismo inutile della Giunta Centinaio, che oggi si trova esclusa da quanto sta accadendo. Legnano subirà tutte le conseguenze negative della realizzazione di questo progetto, mentre gli altri Comuni si prenderanno benefici in termini di opere di compensazione e oneri.
«E altresì poco opportuno - sottolinea Fratus – che persino unamministrazione uscente, come quella di Cerro Maggiore, come ultimo atto abbia avuto lidea di portare avanti un atto che di fatto svende il proprio territorio. Mi auguro che alle prossime elezioni venga premiato chi, come i colleghi Consiglieri della Lega Nord, si sono sempre schierati contro questo progetto vergognoso».
«Devono altresì farci riflettere - conclude Fratus – le parole che dai livelli istituzionali superiori erano state spese su questo tema, rassicurando il territorio che questo progetto non sarebbe andato avanti. Ora, dinanzi a questa situazione, ci auguriamo solo che i 60 giorni previsti per le osservazioni possano servire per stravolgere completamente il progetto o meglio ancora a bloccare una volta per tutte unopera che sarà devastante per i nostri Comuni e per tutte le nostre attività».
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