Anche residenze e negozi nel futuro della Tosi
Biblioteca nelle ex Fonderie, il progetto slitta
Mix di destinazioni d'uso nel futuro della Franco Tosi di Legnano. Nel rispondere all'interrogazione della Lega Nord, presentata in consiglio comunale martedì 20 dicembre, l'assessore all'urbanistica, Antonio Ferrè ha dichiarato che «non ci sono remore ad aggiungere anche la residenza tra le funzioni compatibili già presenti quali esercizi pubblici e terziari». Tutto questo non deve però compromettere la vocazione dell'area, che per il 70% circa resta produttiva. Ricordiamo che attualmente l'unico comparto attivo è quello occupato da Presezzi (ingresso piazza Monumento). «Il tema – ha dichiarato Ferrè – è delicato e da trattare con strumenti di pianificazione che permettano di mantenere la vocazione produttiva combinata con adeguate e limitate dotazioni di funzioni compatibili. Siamo comunque convinti che la "mixitè urbana" renda più sicure e vivibili le nostre città».
L'assessore ha poi ricordato l'osservazione presentata da commissario straordinario Andrea Lolli che chiede proprio l' inserimento della residenza nell'ambito: «L'osservazione sarà discussa e controdedotta e ciascuno potrà esprimersi avanzando proposte».
Critico il consigliere comunale Gianbattista Fratus: «La Tosi è un'area estremamente importante che deve cercare di tenere unita la città, un'area su cui non c'è progettualità e sulla quale si deve mantenere una visione globale: non bisogna dividere la fabbrica in lotti solo per dare soddisfazioni a un curatore fallimentare. Bisogna avere un'idea, commercializzarla e promuoverla». Per Ferrè la divisione in settori non è «una lottizzazione ma una divisione che necessita comunque di una visione globale». Tra le ipotesi su cui si sta lavorando quella di allungare via Lega e riqualificare via Butti.
Sempre l'assessore Ferrè è stato invitato a fare il punto sul progetto di riqualificazione delle ex Fonderie Tosi, la cui attuazione per mancanza di uno sviluppatore slitta di un anno. Si valutano variazioni. Qui l'articolo.
Da sottolineare le polemiche sul debito fuori bilancio relativo ai 41mila euro che l'ex dirigente servizi sociali ha assegnato ad una associazione per l'emergenza abitativa, senza presentare la determina. «Basta nascondersi dietro il volontariato, in questa vicenda occorre serietà», le parole di Luciano Guidi (Ncd).
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