Il Pgt? A Rescaldina lo “disegnano” i bambini
Partirà con un ciclo di laboratori nelle scuole, l'iter del Pgt partecipativo - Ai nastri di partenza anche il bilancio partecipativo...
Come sarà la Rescaldina di domani? A deciderlo saranno i bambini, chiamati a dire la loro, ancor prima degli adulti, sullo strumento più importante e complesso del Comune: il Piano di Governo del Territorio che, approvato due anni fa dalla precedente Giunta, deve essere ora rivisionato. «Abbiamo deciso di partire dal prezioso punto di vista dei bambini – ha spiegato il vicesindaco Francesco Matera – che non sono il nostro futuro, ma l'oggi, ed è qui ed ora che dobbiamo dare loro la voce». Una scelta coraggiosa, in controtendenza con i canonici processi decisionali, che vedono in testa politici e tecnic, e che prende il nome di Pgt partecipativo.
I primi ad essere coinvolti saranno proprio i più piccoli, dalla prima elementare alla terza media. «Abbiamo formato gli insegnanti e programmato un ciclo di laboratori – ha spiegato Simone Puttin, referente della cooperativa ABCittà che segue il processo partecipativo – l'obiettivo è costruire una mappa affettiva che rappresenti come i bambini percepiscono Rescaldina e i suoi luoghi, per poi affrontare le diverse tematiche, dalla mobilità ai servizi».
Il passo successivo, che avverrà attorno al mese di Gennaio, sarà quello di coinvolgere i genitori e gli altri adulti interessati che avranno la possibilità di esercitare un loro diritto: compartecipare allo sviluppo della propria città: «Una sfida per tutta la collettività – ha ribadito Matera – che rientra nel progetto più ampio di Rescaldina, città dei bambini».
Sempre nell'ambito della partecipazione, è in fase di partenza il bilancio partecipativo. La presentazione di lancio è fissata per la sera dell'11 novembre all'auditorium di Rescaldina. I cittadini over 14 che vivono la città – non è necessario essere residenti – sono invitati a presentare le proprie idee per spendere una parte del bilancio cittadino. Seguirà a dicembre una serata di co-progettazione, per mettere le gambe a queste idee e trasformarle in progetti, da sottoporre prima al vaglio dei tecnici e infine al voto dei cittadini. Quattro le aree di intervento; 50mila euro i fondi stanziati dall'amministrazione comunale. «L'obiettivo – ha spiegato l'assessore alla cultura Elena Gasparri – è creare un legame affettivo e di fiducia tra Comune e cittadinanza».
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