Quantcast

Diritto allo studio: un piano in… fotocopia

E' l'accusa mossa dalla consigliera Daniela Colombo, che accusa la Giunta di aver riproposto un documento identico a quello bocciato alla precedente amministrazione...

L’avevano definito “piano diritto allo studio in liquidazione”: era il 2015 quando LEGA – GIN e CON NERVIANO erano all’opposizione e il piano in questione era quello a firma PD.
Ieri, 5 novembre 2016, in occasione del Consiglio Comunale, questo identico Piano per il Diritto allo Studio in liquidazione si trasforma, a firma LEGA, in uno “strumento di indirizzo politico”…
Nessuna fantasia, nessuna idea, nessuna caratterizzazione; solo un duplicato e un alibi puerile e disarmante della “mancanza di tempo per poter realizzare qualcosa di diverso”. 
l’Assessore a tempo pieno Girotti, della Giunta più costosa degli ultimi 10 anni, non ha infatti trovato nulla di meglio che predisporre un Piano strategico via telefono e partorire un documento fotocopia di una Amministrazione già bollita a 4 mesi dall’insediamento.
E allora appare evidente che quando mancano i fondamentali che fanno la differenza tra l’opposizione ideologica di facciata perseguita per 10 anni da LEGA – GIN e CON NERVIANO e l’opposizione innovativa che ha un disegno e un obiettivo, questi sono i risultati: un piano stantio riproposto fino allo sfinimento. 
Nell’era dell’Europa Unita con tutte le sue contraddizioni, delle distanze che si riducono e dei muri che si costruiscono, dell’esodo epocale che inginocchia società ed economie; nell’anno della riforma costituzionale che, comunque la si pensi, costituisce un momento di riflessione importante, nessuna parola (nel linguaggio più consono alle fasce d’età di riferimento) per i nostri giovani che anche quest’anno troveranno, nei Progetti Integrativi alla Didattica, null’altro che bande, mangiar sano e una educazione alla cittadinanza per nostalgici con poca immaginazione.
E che dire del tema dell’edilizia scolastica e delle certificazioni stralciato ancora una volta dai tavoli di discussione del Piano e relegato al ruolo secondario di un marginale processo amministrativo?
Il rapporto redatto da Save the Children indica nella situazione di degrado in cui versano gli edifici scolastici una delle cause della povertà educativa in Italia: “circa il 54% degli edifici scolastici non è in possesso di un certificato prevenzione incendi, il 32% di un certificato statico. Dati che configurano una vera e propria situazione di pericolo, in contrasto con il diritto fondamentale dei bambini alla sicurezza sancito dalla Convenzione Universale dei Diritti dell’Infanzia”.
Una analogia ben nota con il nostro territorio, ancora una volta irresponsabilmente ignorata da questa Amministrazione.

Daniela Colombo –  Tutti per Nerviano

Il crowdfunding continua!

Aiutaci ad attrezzare lo spazio centrale di Materia, la nuova sede di VareseNews.

Scopri come aderire e far parte di questo sogno

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 05 Novembre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore