Bagarre immigrati: la versione di Prestianni
La questione ha infiammato il consiglio comunale di mercoledì 8 ...
In seguito all'ultimo consiglio comunale (mercoledì 8), riceviamo e pubblichiamo integralmente le considerazioni del consigliere di maggioranza Marco Prestianni.
Mi permetto di esprimere alcune considerazioni in merito al post del sig. Giuseppe Iannaccone, pubblicato sul gruppo facebook "Sei di Canegrate se" ieri, nel quale lo stesso ha annunciato di voler svolgere la “cronaca” del consiglio comunale, svoltosi la sera dell’8 luglio.
Premetto col dire che una cronaca, per essere tale, dovrebbe avere finalità e caratteri ben precisi.
Spesso sfugge che il diritto di manifestare il proprio pensiero non può essere garantito in maniera indiscriminata e assoluta, ma si rendono necessari dei limiti (verità, pertinenza e continenza), al fine di poter contemperare tale diritto con quelli dell’onore e della dignità, proteggendo ciascuno da aggressioni morali ingiustificate.
È, pertanto, fondamentale che una notizia pubblicata sia vera (verità) e che sussista un interesse pubblico alla conoscenza dei fatti (pertinenza). Il principio di continenza, infine, richiede la correttezza dell’esposizione dei fatti e che l’informazione venga mantenuta nei giusti limiti della più serena obiettività (Cass. Civ. 08/05/2012, n. 6902).
Si potrebbe presumere che il sig. Iannaccone, essendo stato direttamente coinvolto nei fatti raccontati, possa aver potuto soddisfare tali presupposti, quantomeno quello della verità.
Mi permetto di dimostrare che così non è stato.
Il sig. Iannaccone ha dichiarato che il Sindaco avrebbe fatto intervenire il comandante della Polizia Locale per farlo cacciare dai posti riservati al pubblico nell’aula consiliare.
In primo luogo, occorre rendere noto che un Agente della Polizia Locale è sempre presente durante lo svolgimento delle sedute consiliari ed ha il compito di garantire e mantenere l’ordine pubblico. L’intervento del Comandante è stato spontaneo e volto unicamente a sedare gli animi. Tanto che il sig. Iannaccone ha potuto regolarmente continuare a seguire la discussione del consiglio, come dallo stesso dichiarato, senza essere cacciato.
L’intervento delle Forze dell’Ordine è stato, peraltro, necessario a causa di un comportamento illegittimo del sig. Iannaccone.
Come lo stesso certamente sa, durante le sedute del consiglio, i cittadini presenti per l’ascolto non hanno possibilità di intervenire. Per chi volesse vedere in ciò un attacco alla democrazia, dico che il sig. Iannaccone, qualora avesse effettivamente ravvisato nel comportamento del Sindaco qualcosa di lesivo del suo onore e/o reputazione, avrebbe avuto a disposizione altre opportune modalità per manifestare il suo pensiero e far valere i suoi diritti. Dico anche che l’abuso d’ufficio, gridato a grandi lettere dal sig. Iannaccone, a mio parere, non parrebbe configurarsi nel caso di specie (art. 323 c.p.).
Questi elementi, per chi non era presente alla serata, siano il sentore di come il “diritto di cronaca” del sig. Iannaccone sia stato in realtà il pretesto per difendersi da circostanze di fatto già note a tutti ed esplicitate dal Sindaco.
Partiamo dal principio.
Come a conoscenza di tutti, nel mese di maggio, il sig. Iannaccone (13 maggio) esponente della Lega Nord e Giorgio Parini (14 maggio), esponente di Fratelli d’Italia, hanno dato su questo gruppo la notizia falsa che “12 clandestini” sarebbero arrivati a Canegrate.
La notizia ha avuto molta risonanza, tanto che, in data 15 maggio, è stata riportata anche dalla stampa locale (Christian Sormani, “Dodici profughi arrivano a Canegrate?”, ilgiorno.it).
A distanza di un mese, il consigliere Christian Fornara del gruppo di minoranza Nuova Canegrate, esponente della Lega Nord, ha presentato un’interpellanza al Sindaco, chiedendo “se la notizia, recentemente circolata tra la cittadinanza e sulla stampa locale, dell’arrivo di nuovi immigrati e profughi sul territorio comunale abbia reale fondamento”.
Il gruppo di maggioranza Canegrate Insieme, considerato che l'amministrazione comunale aveva già smentito ufficialmente la suddetta notizia, specificando di non aver ricevuto nessuna relativa comunicazione dalla prefettura e dagli organi preposti, si è vista costretta a presentare una propria interpellanza al Sindaco, invitandolo a “rivolgersi alla Prefettura di Milano e chiarire il motivo per cui alcuni privati cittadini fossero a conoscenza di "potenziali" informazioni sensibili, prima che le istituzioni locali ricevessero comunicazioni formali e ufficiali”.
Non essendo presente in consiglio il Consigliere Fornara, firmatario, non è stato possibile dare risposta all’interpellanza da questi presentata.
L’interpellanza di Canegrate Insieme è stata, invece, oggetto di risposta da parte del Sindaco, il quale, con toni aspri, ha dichiarato che come uomo, in primis, e per la sua qualità di primo cittadino, non desidera essere preso in giro.
Ha ribadito come l’Amministrazione comunale non abbia mai avuto notizia dalle competenti autorità dell’arrivo di immigrati sul territorio comunale.
Ha aggiunto, invece, che è fatto noto come la suddetta voce sia stata fatta circondare dall’esponente della Lega Nord, ex consigliere comunale, Giuseppe Iannaccone, e, a seguire, dal Signor Giorgio Parini. La stessa è stata, poi, riportata dal giornalista Christian Sormani, il quale, dando notizia della smentita ufficiale dell’Amministrazione, ha comunque affermato che “secondo alcune fonti vicine alla prefettura” non meglio specificate “Canegrate sarebbe pronto ad ospitare una dozzina di profughi smistati sul territorio direttamente da Milano”.
Il Sindaco ha aggiunto che appare politicamente disonesto e moralmente inqualificabile presentare un interpellanza su una falsa voce di paese, fatta circolare da un esponente del proprio partito politico, col solo scopo di fomentare una paura ed un odio, a mio giudizio, drammaticamente dilagante.
Rammento, inoltre, che il sig. Iannaccone, eletto, si è dimesso dal suo incarico per permettere l’ingresso in consiglio del Consigliere Fornara, firmatario dell’interpellanza. Difficile credere che i due non abbiano tra loro contatti.
Da tali premesse è scaturita l’illegittima invettiva dell’ex consigliere Iannaccone, sedata poi dall’intervento del Comandante della Polizia Locale.
Aggiungo, come postilla, che tale mio intervento non vuole essere un attacco alla minoranza tutta.
Tuttavia, mi permetto di esprimere un’opinione sul comportamento del gruppo Nuova Canegrate, in seguito agli eventi narrati.
Lo stesso si è sentito, infatti, in dovere di prendere le difese del proprio consigliere in coalizione, cercando di sostenere che la finalità dell’interpellanza fosse quella di domandare “lecitamente” all’Amministrazione comunale come si sarebbe comportata in caso di arrivo di immigrati.
Tale tema non parrebbe poter essere oggetto di interpellanza. Se, infatti, tale strumento ha come finalità quello di domandare al Sindaco o alla Giunta “gli intendimenti con i quali essi si prefiggono di operare in merito ad una determinata situazione o problema” (art. 29, Regolamento del Consiglio Comunale), è, altresì, evidente che la situazione o il problema debbano essere determinati, nonché attuali e concreti.
Una domanda meramente propagandistica, fondata su circostanze di fatto inesistenti, predisposte ad hoc, rivela quella disonestà intellettuale, di cui ha parlato il Sindaco e che ha scatenato i furori del sig. Iannaccone.
In merito alla questione “25 migranti”, invito la cittadinanza ad ascoltare l’audio dell’intervento della Vice Sindaco, durante la seduta del consiglio. La stessa, comunicando quanto già riportato dalla stampa locale (un articolo fra tutti, “Legnano, i profughi diventano socialmente utili”, 29/5, ilgiorno.it) ha dichiarato come il Consigliere, se si fosse documentato a dovere, avrebbe saputo, non già dei presunti 12 migranti, ma di queste altre persone, ospitate, già dall’ottobre 2014, in Via Quasimodo a Legnano.
La Vice Sindaco ha specificato che il Prefetto incaricato, convocati i Sindaci dei comuni sui quali la Prefettura ha giurisdizione e competenza, ha informato gli stessi della necessità di collocare tali soggetti in fuga dalla guerra e da altre traversie; il Prefetto ha, altresì, riferito che, quand’anche non fosse emersa la disponibilità all’accoglienza da parte dei comuni, lo stesso avrebbe comunque dovuto necessariamente provvedere al loro collocamento.
Al fine di non farsi trovare impreparati, gli esponenti politici dei comuni dell’ambito territoriale di Legnano (ovvero: Legnano, Parabiago, Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Dairago, Nerviano, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona e Villa Cortese) hanno immediatamente dato avvio ad un progetto idoneo a garantire sicurezza per i cittadini e permettere che i nuovi arrivati potessero, non solo essere acconti, ma anche contribuire socialmente per la comunità.
Marco Prestianni
Consigliere di Canegrate Insieme, Delegato alle Politiche della Legalità
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