Già realtà in diversi Comuni d'Italia, tra cui Legnano, le unioni civili sono diventate ora legge nazionale con il via libera definitivo della Camera dei Deputati.

Il testo è stato approvato ieri, mercoledì 11 maggio, a Montecitorio con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti. La proclamazione del risultato è stata accolta da un forte applauso dai banchi della maggioranza. Applausi anche fuori della Camera dove un gruppo di attivisti ha salutato il voto con un boato.

A Legnano il registro comunale delle Unioni Civili è stato inaugurato il 31 gennaio 2014 da Roberto Venegoni, 43 anni e Tiziana Rigamonti, 38 anni. Fino ad oggi vi hanno aderito 14 coppie, di cui 11 eterosessuali e 3 omosessuali.

In attesa della pubblicazione  del decreto legge, continuerà a rimanere in vigore il regolamento comunale che sarà poi adattato alla norma nazionale. 

Rispetto al registro comunale istituito a Legnano la legge sulle Unioni civili introduce due istituti completamente diversi per le coppie omosessuali e per le coppie etero. Alle prima spettano diritti che si avvicinano a quelli del matrimonio, per le seconde invece nascono le convivenze, per le quali gli obblighi reciproci sono minori e mancano dei principali diritti.

Gli omosessuali con l'Unione civile al contrario dei conviventi etero possono godere della reversibilità della pensione e possono anche scegliere di decidere un cognome comune per entrambi. Prevista anche l'applicazione della legge del divorzio del 1970 sebbene non sia previsto il periodo di separazione come in caso di matrimonio.