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LA CRISI SI FA SENTIRE ANCHE AL… CIMITERO

Cresce il numero di persone che non riesce provvedere ai propri cari affrontando le spese per l'esumazione. A breve i lavori di sistemazione del disastrato campo NN..

(g.s.) – Tomba a "giardinetto" o "famigliare"? Anche il settore cimiteriale è in crisi lo dimostrano i numeri registrati dall'ufficio preposto del Comune di Legnano che sta attuando un'operazione di ottimizzazione per offrire più posti dedicati al riposo eterno.

L'attuale contingenza economica impedisce ai legnanesi di poter provvedere ai propri cari: "In questo momento stiamo attuando le esumazioni poichè sono scaduti i concessioni cimiteriali e abbiamo verificato che sono molti coloro che ricorrono all'ossario comune – ha spiegato Ada Marina Calabrese responsabile dell'ufficio anagrafe cimiteriale -. Ciò significa che ormai le famiglie legnanesi non riescono a far fronte ai costi di esumazione che al Cimitero Monumentale ammontano, con cella compresa, a circa 580 euro rateizzabili. Teniamo conto che stiamo parlando di parenti stretti come il coniuge o il fratello e non cugini alla lontana del defunto. Nel 2012 abbiamo ricevuto diverse richieste per la realizzazione di cappelle, quest'anno solo due. Risulta un'impresa ardua anche la vendita delle tombe a giardinetto ossia con posto singolo e famigliare".

A breve termineranno i lavori nel capo T e, a fine anno, partiranno quelli per sistemare il disastrato campo NN, poi H e C: "Si è parlato tanto della situazione del Campo NN le cui tombe sono diroccate e il terreno è smosso ma a breve tutto sarà sistemato – ha spiegato l'assessore ai servizi cimiteriali Antonino Cusumano -: a dicembre partiranno i lavori. Le esumazioni verranno effettuate a trincea e non singolarmente proprio per via del tipo di terreno ghiaioso particolarmente difficoltoso da lavorare. Tenendo conto che è possibile effettuare 20 esumazioni al giorno l'area sarà pronta entro metà anno 2014".

I legnanesi non amano essere tumulati ma preferiscono la cremazione: "I dati parlano chiaro: in questi ultimi anni risultano in netta crescita i cittadini che decidono di far bruciare i propri resti mortali – ha dichiarato Ada Calabrese -. Basti pensare che nel 2010, su 883 atti di morte, 166 erano le persone che si sono fatte cremare, poi siamo passati a numeri più importanti: nel 2012, su 982 atti, sono risultati in 248 e nel 2013 sino a oggi, su 790 ben 210 hanno deciso di diventare cenere: ossia il 26% in più".

Su 6.700 tombe e 4.600 loculi sono 150 i monumenti funebri abbandonati che dovranno essere rimossi: "Alcune di queste 150 strutture abbandonate risalgono al 1800 e forse sono ancora più vecchie – ha affermato Cusumano -. Intendiamo riesumare i resti così da avere ulteriori posti liberi. Alcune delle sculture e decorazioni che adornano queste tombe saranno rimosse con cura e conservate in un magazzino preposto".

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Novembre 2013
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