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I BENEMERITI LEGNANESI E LE LORO STORIE

Tutti i curricula dei legnanesi e delle associazioni insigniti della benemerenza civica...

AGNESE ASSI –  “Per aver dato un contributo significativo alla ricerca scientifica e alla cura di diverse patologie oncologiche, affiancando lo studio e la sperimentazione alla pratica medica, svolta con professionalità, impegno e sensibilità in molte strutture ospedaliere.”

La dott.ssa Agnese Assi ha dedicato tutta la sua vita a fornire un importante contributo alla ricerca scientifica ed alla cura di diverse patologie oncologiche.

Laureata in Medicina e Chirurgia, si è specializzata in Oncologia e in Anatomia ed Istologia Patologica e Tecniche di Laboratorio ad inizio degli anni ‘80.

Dal 1993 ricopre la carica di Direttore dell’Unità Operativa di Anatomia Patologica all’Ospedale di Legnano e, dal 1997, quella di Direttore di Dipartimento dei Servizi della stessa Azienda Ospedaliera.

Dal giugno 2000 al 2005 è stata inoltre Direttore del Presidio Ospedaliero di Legnano e Cuggiono.

La sua straordinaria carriera non si ferma nell’importante “contributo fornito sul campo”, ma prosegue attraverso l’insegnamento presso alcune tra le più importanti università d’Italia: tra queste, la Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Università degli Studi di Pavia , l’Istituto Superiore di Sanità di Roma e l’Istituto Nazionale Tumori di Milano.


PIERA PATTANI  – “Per il coraggio e l’altruismo dimostrati durante la lotta partigiana, quando, nonostante la giovane età, non esitò a mettere in pericolo la sua vita per salvarne altre e per aver sempre sostenuto i valori della libertà e della democrazia”.

La legnanese Piera Pattani nel 1943, all’età di sedici anni, è stata staffetta partigiana collaborando al fianco di comandanti come Mauro Venegoni, Arno Covini e Samuele Turconi.

Nonostante la giovanissima età, con grande coraggio, mise subito a disposizione le sue capacità operative al servizio della Resistenza.

Il suo primo compito fu di portare nelle fabbriche i volantini che invitavano i lavoratori a scioperare contro il regime fascista.

Allo stesso tempo faceva la staffetta con messaggi, equipaggiamento e medicinali per i partigiani. Non mancava di tracciare scritte clandestine sui muri anche a rischio della propria vita.

L’organizzazione della Resistenza ben presto comprese quanto Piera fosse di sicuro affidamento e valore, incaricandola di recuperare a Milano la stampa clandestina da diffondere poi nei luoghi di lavoro.

Questo suo fondamentale apporto ai valori della democrazia, non venne meno dopo la fine delle ostilità: la sua opera tese infatti a non dimenticare tutti quegli uomini e tutte quelle donne che non riuscirono a tornare a casa sacrificando la loro vita per restituire la libertà all’Italia.


PIERO E MASSIMO RE FRASCHINI“Per aver dato lustro alla Città di Legnano esportando nel mondo i prodotti di eccellenza della società, nella quale, proseguendo l’attività paterna, hanno portato innovazioni tecnologiche e soluzioni aziendali vincenti”.

Nel 1946 Eligio Re Fraschini, con l’aiuto del padre Piero, apre a Legnano un’attività per la produzione di modelli in legno per la fonderia: da allora fino ai giorni nostri, la “Eligio Re Fraschini Spa” è rimasta una delle realtà più importanti della zona che, nonostante la crisi di questi anni, è un vero e proprio volano di sviluppo per l’economia del territorio.

Da quando i figli Piero e Massimo, alla morte di Eligio avvenuta nel 1983, hanno preso in mano l’azienda, l’impegno della famiglia è risultato decisivo per proseguire la tradizione paterna, innovandola: agli inizi non si registrarono né riduzione del numero dipendenti né del valore del fatturato; oggi la sfida è verso il mercato globale.

L’azienda tra i suoi clienti annovera Ferrari Spa, il Moro di Venezia per l’American’s Cup 1992 e Prada Challenger-Luna Rossa per quella del 2000.

Per la Formula Uno vengono realizzate parti strutturali per Maranello, con tanto di riconoscimento all’Eccellenza Italiana del Podio della scuderia del Cavallino nel 2007, e in favore della nautica da competizione, attraverso la produzione di appendici e parti in composito per imbarcazioni quali Luna Rossa.

I fratelli Re Fraschini, nel 2010, sono stati insigniti dall’Apil del “Premio Vignati al merito professionale” per l’eccellenza nell’innovazione tecnologica delle lavorazioni, per il coinvolgimento professionale e l’impegno sociale sul territorio.

Nel 2013 la “Eligio Re Fraschini Spa” diviene partner ufficiale di Ferrari Spa per lo sviluppo e la realizzazione delle porte in fibra di carbonio per la nuova Ferrari, presentata al pubblico del Salone di Ginevra


CASA SAN GIUSEPPE – “Per il lavoro svolto con impegno e dedizione a favore delle persone che hanno vissuto e vivono situazioni di disagio, offrendo loro un alloggio, un sostegno e un punto di riferimento per superare situazioni critiche, garantendo così a tutti una vita dignitosa”.

La Casa San Giuseppe è situata in Corso Garibaldi ed è un’importante realtà nel nostro territorio, un rifugio dove poter trovare ascolto, accoglienza, slancio per ripartire.

E’ nata l’8 novembre 1998 grazie alla disponibilità della parrocchia di San Domenico, alla generosità della Caritas Decanale e al sostegno attivo di altre associazioni del territorio, che ad essa fanno riferimento.

Da iniziale piccolo dormitorio, con soli 9 posti letto, con il passare degli anni si è dotata di un servizio docce, un centro di ascolto e distribuzione di alimentari e vestiti. Nel 2000 ha ricevuto la visita del card. Carlo Maria Martini che ha dato un sostegno alle necessità economiche della struttura.

La Casa ha accolto negli anni più di 270 persone: uomini con regolare permesso di soggiorno di tutte le età e le provenienze, accompagnandoli in un momento difficile della loro vita, nella ricerca di una soluzione stabile e di un’autonomia duratura. Sono una trentina i volontari che prestano la loro attività all’interno della struttura.

La Casa San Giuseppe, in collaborazione con i servizi territoriali di assistenza, (servizi sociali, tutela minori, assistenza per le dipendenze…) elabora un progetto educativo costruito a partire dalle esigenze dei singoli ospiti, ovvero gli obbiettivi da raggiungere, i tempi di permanenza e un accordo economico per il pagamento della retta di permanenza.

Il dormitorio accoglie i suoi ospiti offrendo loro un pasto caldo, tv, docce, lavatrice, colazione. Particolarmente preziosa è l’attività dei volontari.

Lo scopo del volontariato in Casa San Giuseppe non è solo aprire e chiudere la casa, distribuire la cena e mantenere l'ordine, ma soprattutto è stare vicino agli ospiti, condividere con loro la cena e la serata, guardare insieme la tv, giocare a carte, fare le pulizie, conoscersi e confrontarsi in un clima di familiarità. 


ASSOCIAZIONE SCUOLA DI BABELE-  “Per la dedizione e l’impegno con cui, in oltre vent’anni di attività, i volontari dell’associazione hanno utilizzato l’insegnamento della lingua italiana come mezzo di integrazione tra persone appartenenti a diverse realtà culturali, creando luoghi e occasioni di scambio e di arricchimento per tutti”.

La Scuola di Babele ha sede in via Giuseppe Mazzini e opera dal 1990 a Legnano con lo scopo principale di insegnare l'italiano alle persone straniere che vivono e lavorano in Italia, quale passo fondamentale verso una società più equa ed armoniosa. L’Associazione è ospitata nei locali dell'oratorio di San Domenico ed è diventata, nel tempo, sempre più un luogo di amicizia in cui le diversità culturali di ciascuno sono accolte come un bene prezioso da valorizzare.

Le attività dell’Associazione sono numerose: corsi di italiano a livello base ed avanzato (cinque livelli) e per analfabeti, un corso di informatica e una scuola delle donne con servizio babysitteraggio. Non da ultimo, uno sportello legale per la pratiche burocratiche, la pubblicazione del periodico “Il Babelino”, con scritti degli studenti e momenti di socializzazione quali gite culturale e cene etniche. I corsi e le attività sono organizzati solo con lavoro volontario: i volontari (ben 50 sono operativi nel 2013) lavorano gratuitamente nel loro tempo libero e dal 1990 a oggi più di 220 persone, in prevalenza donne, hanno contribuito alle attività.

Gli studenti stranieri che hanno frequentato la struttura nel corso di questi 23 anni sono stati più di 7000. Dal 2004 (anno in cui si è cominciato a registrare gli studenti) a oggi gli iscritti sono stati ben 4059.


ASSOCIAZIONE SCUOLA DI PINOCCHIO – Per i dieci anni di attività sul territorio, caratterizzati dall’attenzione verso le fasce più deboli, alle quali i volontari hanno offerto il loro sostegno per migliorare la qualità della vita, favorire l’integrazione e creare una rete di solidarietà locale, attraverso l’insegnamento della lingua italiana.

La Scuola di Pinocchio ha sede in via Sardegna (alla parrocchia di San Paolo). Nata nel 2002, si è costituita in associazione nel 2005. Per dieci anni ha focalizzato la propria attività in favore delle fasce più deboli e degli stranieri.

Aiutando le persone meno fortunate a non perdersi nella solitudine e nella disperazione di una situazione poco umana dei nostri tempi, la scuola vuole favorire un clima il più possibile di accoglienza, integrazione, amicizia, dialogo e fraternità.

Molte le attività in cui l’Associazione risulta protagonista e per le quali la città di Legnano è grata a tutti i volontari. I corsi serali per gli adulti stranieri, giunti alla decima edizione, sono un traguardo importante per tutti i volontari che con passione dedicano il loro tempo libero ad aiutare migranti che hanno bisogno di imparare la nostra lingua per integrarsi

Non solo, dal 2007, inoltre, si è resa protagonista attiva di un progetto che prevede l’integrazione nella vita sociale italiana di due nuclei familiari Rom che hanno voluto abbandonare la vita dei campi nomadi.

Nel 2013, in occasione del decimo compleanno della scuola, è nato il progetto ABC per il rione San Paolo di Legnano, con il quale insegnanti-volontari si mettono a disposizione dei minori (stranieri e italiani) per aiutarli nei compiti. Oltre all'aspetto educativo c'è anche un importante fine sociale:  il progetto intende infatti aggregare gli abitanti del rione socializzando e coinvolgendo i genitori con aperitivi al termine delle lezioni. 

Redazione
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Pubblicato il 05 Novembre 2013
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