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25 APRILE 2013: I GIOVANI E LA RESISTENZA

I testi letti dagli studenti legnanesi, protagonisti in piazza S.Magno, durante l'anniversario della Liberazione...

I GIOVANI E LA RESISTENZA

25 Aprile 1945: data luminosissima per l’Italia e per il destino di noi tutti.

Resistenza: uno dei momenti più alti, più gloriosi, più sublimi della nostra Storia; periodo durante il quale molti dei nostri compatrioti, e tra questi molti giovani diciottenni o ventenni che, avendo scelto di sacrificare la loro vita per gli ideali di patria e di libertà, hanno affrontato con coraggio e determinazione la morte in battaglia o davanti al plotone di esecuzione.

Ecco cosa vuol dire Resistenza: dare la propria vita per la libertà degli altri. La Resistenza per questi giovani non è stato altro che l’offerta del sacrificio della propria vita, perché noi tutti, oggi, possiamo godere di questo bene prezioso che è la libertà.

Dobbiamo perciò inneggiare alla nostra libertà, alla libertà di un popolo che è stato in grado di compiere questa scelta per il proprio futuro. E dobbiamo sentirci fieri ed onorati di essere italiani.

Oggi, la Resistenza, per noi ragazzi rappresenta il desiderio di riappropriarsi del passato per conquistare il nostro futuro.

E’ grazie alla Resistenza, al sacrificio dei partigiani e alla libertà conquistata a così caro prezzo che noi giovani possiamo avere la sensazione di far parte di qualcosa più grande di noi, di partecipare e condividere gli ideali e la storia della nostra nazione: storia che apprendiamo sui banchi di scuola ma che deve diventare memoria e ricordo di chi ci ha preceduto, perché solo attraverso la memoria potremo capire chi noi siamo e soprattutto quello che desideriamo diventare.

Ogni cittadino italiano deve conoscere la Storia del nostro Paese, deve conoscere le persone che hanno reso l’Italia la nazione che noi oggi vediamo. La Storia è come eravamo, perché eravamo così e ci insegna che cosa si potrebbe fare per migliorare.

“Questo è il fiore del partigiano, morto per la libertà”. Sono le parole della celebre canzone che da sole raccontano le emozioni e le paure provate più di sessantacinque anni fa.

Sono parole semplici che testimoniano la semplicità dei partigiani che facendosi forza l’un l’altro trovarono il coraggio e la determinazione per lottare per quello che credevano, anche a costo della loro stessa vita.

Libertà è, pertanto, la parola chiave di questa importantissima giornata: per noi giovani che cerchiamo di costrure la nostra e per voi adulti che, avendo già costruito la vostra, contribuite alla formazione di quella dei più giovani.

Nicole Donadeo, Liceo Galilei di Legnano


Albert Einstein diceva: “Se ho visto più lontano, è perché sono salito sulle spalle dei giganti che mi hanno preceduto”.

Al giorno d’oggi è facile dare per scontato tutto quello che abbiamo, come la libertà di parlare, la libertà di esprimersi, di scrivere, di associarsi.. e soprattutto la libertà di esprimere il proprio pensiero e le proprie idee. Ma se oggi siamo quello che siamo, se abbiamo quello che abbiamo e se possiamo fare quello che facciamo, lo dobbiamo soprattutto a quegli eventi che ricordiamo oggi, 25 aprile, e a quelle persone che hanno amato tanto la libertà e la vita, da lottare e rischiare tutto per queste, perché chi ama la libertà e la vita non riesce ad adeguarsi, a subire e a farsi comandare, silenziosamente.

Il 25 aprile anche per noi giovani è principalmente un giorno di riconoscenza e di ricordo.. per quegli uomini, donne, giovani, anziani, persone di diversi ceti sociali, di diverse idee politiche e religiose, che però avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere qui, in questa patria, la democrazia e il rispetto della libertà individuale e dell'uguaglianza.

Alla liberazione dell’Italia dalla dittatura nazi-fascista, così come la conosciamo e la vediamo oggi, si poté arrivare grazie al sacrificio di tanti giovani, ragazzi e ragazze, che combatterono al fianco di molti soldati provenienti da paesi diversi e lontani, per questo motivo sono un esempio per noi. In particolar modo, sono un esempio di fede (nelle proprie capacità e nelle proprie idee) e di coraggio, sono la prova che senza il coraggio non si fa nulla, che se non si ha il coraggio nemmeno la fede serve, perché loro, senza alcun obbligo, volontariamente e con coraggio, hanno combattuto per quei diritti di cui godiamo tutti noi oggi.

Sappiamo tutti che la costituzione italiana è la più bella del mondo, ed è basata sui valori positivi dei partigiani, che avevano principalmente il culto per la pace, la democrazia e per la libertà. Erano il popolo, persone comuni che hanno combattuto per i loro figli e per noi, per le generazioni future che avrebbero popolato l’Italia, per renderla un paese libero che ha rispetto dei suoi cittadini.

Dobbiamo molto a loro: hanno preso in mano il destino di questa nazione, cambiandolo e consegnandolo in mano a noi, per questo siamo grati e ricordiamo, non ogni 25 aprile, ma ogni giorno che le libertà che possediamo, le abbiamo perché qualcuno ha lottato perché potessimo godere di esse.

Moreira Allisson, Itis Bernocchi di Legnano

Redazione
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Pubblicato il 25 Aprile 2013
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